Ci sono i luoghi, paesi e città da scoprire, con monumenti, bellezze e anche tutti i problemi che si portano dietro. Ci sono paesaggi meravigliosi da ammirare o scempi di cui indignarsi. Ma i luoghi sono anche fatti di cittadini, di persone. Di chi abita un territorio e gli dà un volto. Vero, autentico, non certo emoticons per riempire caselle di Whatsapp. Un luogo si anima o decade proprio in virtù di quello che di buono o meno i suoi abitanti riescono a esprimere. Chi in maniera pubblica, diventando anche una bandiera, amministratori, ma anche beniamini dello sport o artisti; e chi in maniera silenziosa, semplicemente facendo il proprio dovere, il proprio lavoro con dignità, con passione, o impegnandosi con spirito di servizio nel volontariato. Il volto di una città è il loro volto. In questo numero di Cammino dedicato alle maschere e ai volti, abbiamo scelto tre figure che in maniera diversa rappresentano la faccia bella, impegnata e speranzosa di una città e di un territorio stupendi, ma tristemente violati da scelte discutibili e maschere che ne hanno offuscato la sua bellezza: Il musicista e cantautore Carlo Muratori, voce dell’incanto ma anche della tragedia siciliana, con le note di un futuro diverso possibile; don Marco Tarascio, il volto di una Chiesa della gente, al fianco degli ultimi, in una città accogliente e solidale; e poi un medico, Rosaria Maria Sorce, che nel silenzio svolge il suo lavoro all’ospedale di Lentini e aiuta a vedere il mondo con occhi diversi. Tre volti di una provincia che ce la può fare. Al di là delle classifiche e di tutto quello che non va e che tante volte spinge ad andarsene. No, loro “restunu cca”. Volti belli, sorridenti e autentici. Non faccine.

(Vignetta di Alessandro Rapisarda)

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