Ciclo: “60 anni e non sentirli”.
Titolo della settimana: Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti, 1960.
Questa settimana proponiamo un film che può sembrare surreale a quanti hanno appreso con preoccupazione della precipitosa fuga “al sud” causata da quest’ultima pandemia da Covid-19. Ma andiamo con ordine.
Visconti si ispira ai racconti de “il ponte della Ghisolfa” di Giovanni Testori aggiungendo spunti da “Giuseppe venduto dai fratelli “di Thomas Mann e soprattutto fa riferimento a Rocco Scotellaro(1923-1953) cantore della società contadina meridionale di cui il regista era un grande estimatore. Ne viene fuori un potente racconto su una famiglia lucana composta da una madre e cinque figli , che alla morte del padre, si trasferisce a Milano ai tempi del boom economico. Ma una volta giunti nella metropoli lombarda inizia una lenta ma inesorabile disgregazione della famiglia che neanche l’immenso sforzo della vecchia madre riuscirà ad evitare. Il cinema di Visconti ha da sempre privilegiato i rapporti familiari e le sue dinamiche spesso da tragedia greca. In questa pellicola tocca il suo vertice più alto nel descrivere la crisi della famiglia e il contrasto tra bene e e il male tutto questo dramma fa ‘ da sfondo una Milano descritta in maniera gelida e invernale quasi da film-noir che la fotografia di Giuseppe Rotunno mette in risalto.
Musiche di Nino Rota. Sceneggiatura dello stesso regista coadiuvato da Pasquale Festa Campanile, Suso Cecchi D’Amico. Nel cast oltre ad Alain Delon nella parte del protagonista Rocco troviamo Renato Salvatori. Katina Paxinou, Paolo Stoppa, Corrado Pani.Adriana Asti e Claudia Cardinale. Nonostante l’accanimento della censura il film risultò il terzo incasso del 1960. Amatissimo da Martin Scorsese il 17 Maggio del 2015 al festival di Cannes è stata proiettata la versione restaurata dalla cineteca di Bologna con applausi a scena aperta. In questi tempi difficili per tutti noi, il nostro giornale continua a proporvi titoli da riscoprire e rivedere. Rocco e i suoi fratelli è uno di questi. Buona visione, con gli occhi di oggi e sopratutto con le riflessioni del momento: basterà il Coronavirus a ricompattare le famiglie, a ripopolare il sud, a …
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