Centri urbani isolati per diverse ore e monumenti simbolo chiusi per motivi di sicurezza. I soccorritori ospitati negli alloggi della Basilica della Madonna dell lacrime

Dopo Catania, le conseguenze dell’uragano del mediterraneo stanno mettendo a dura prova l’intera provincia di Siracusa.

Situazioni metereologiche eccezionali sempre più “naturali” hanno letteralmente annegato le infrastrutture viarie ed urbane del territorio aretuseo, 80 famiglie sono state allontanate dalle loro abitazioni.

Centri abitati come Augusta e lo stesso capoluogo sono stati completamente isolati per ore a causa degli allagamenti delle arterie di accesso.

Di certo desta  amaro stupore l’immagine della cripta del Santuario della Madonnina delle lacrime che continua a registrare pesanti infiltrazioni.

La foto in evidenza riprende lo stato attuale, al buio perché per motivi di sicurezza non si può accendere l’impianto elettrico.

La foto che segue risale ad episodi precedenti, molto prima delle piogge di “Apollo” ed è stata causata da un malfunzionamento delle apposite pompe di sollevamento.

Adesso la grave situazione è dovuta alle infiltrazioni delle acque piovane sulla Basilica superiore inaugurata da san Giovanni Paolo II. Urge in intervento significativo sugli infissi ma allo stato non si dispone delle risorse necessarie.

Il rettore don Aurelio Russo in via precauzionale ha chiuso la chiesa ed i cancelli del parco circostante. La Cripta sarà ripulita non appena finiranno le incessanti piogge.

“Ci piace evidenziare – tiene a dire il Rettore – che nonostante tutto i nostri alloggi sono stati messi a disposizione per il ricovero dei volontari della protezione civile e dei loro mezzi. Persone eccezionali che stamani hanno fatto rientro alle 5 del mattino e già dopo pochissime ore sono già pronti a ripartire sempre con la protezione della Madonna delle lacrime”,

Un plauso agli uomini dei servizi di sicurezza, protezione e soccorso quindi per l’incessante opera  svolta in questi giorni, fronteggiando quest’ulteriore conseguenza dei cambiamenti climatici che si è manifestata in modo così violento nella parte orientale della Sicilia.

In particolare va evidenziato che gli stessi operatori della protezione civile

Proprio oggi a Roma, il G20 è chiamato a dare delle risposte al mondo intero per assicurare un futuro sostenibile al pianeta sul delicato fronte ecologico, mentre sul territorio nazionale le autorità di Governo dovranno impegnarsi a spendere le tante somme promesse e accantonate per la necessaria prevenzione.

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