Ancora un’altra riflessione – comune a tante che però non riescono ad emergere – dal chiuso delle nostre case, rifugio sicuro nel tempo dei coronavirus.

Ci vuole un’emergenza nazionale e mondiale per riscoprire persone fantastiche che ogni giorno si dedicano con impegno in quella che definiscono missione. Perché di fatto lo è. Salvare vite umane e cercare di strapparle alla morte è un compito non facile.

L’emergenza di oggi si chiama Covid-19, conosciuto come coronavirus. Ogni giorno ci sono emergenze. Lo sanno i medici, gli infermieri, il personale sanitario, gli operatori della Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e tutti coloro che operano per garantire il pubblico servizio, tanche anche senza divisa. Diamo troppe cose per scontato, tutto ci è dovuto. Sbagliamo. Dovremmo apprezzare sempre il lavoro di coloro che ogni giorno sacrificano se stessi e le proprie famiglie. Dovere risponde qualcuno. Il dovere deve essere nostro, quello di ringraziarli e rispettarli.

Il nostro comportamento irresponsabile ostacola il lavoro di questi eroi invisibili. Sono invisibili perché non stanno in primo piano, non li vediamo sempre ma ci sono.

Il buonsenso deve prevalere, la fede è il nostro faro che ci condurrà al porto della salvezza.

(*) Credito fotografico: AssoCareNews.it

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