Raggiunto il 24 marzo sera in video-conferenza l’accordo tra l’ABI e le Organizzazioni sindacali del credito ( Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) volto ad assicurare la prevenzione, il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario. Secondo questo accordo, sollecitato dagli stessi sindacati che avevano avviato la mobilitazione della categoria, non escludendo lo sciopero,  le principali misure previste sono:1) garanzia circa la distanza “di sicurezza” pari ad almeno un metro nelle filiali tra il personale e gli utenti; 2) approvvigionamento capillare di dispositivi di protezione individuale, in particolare di mascherine e prodotti di sanificazione; 3) installazione di barriere in plexiglas per proteggere meglio gli addetti al pubblico; 4) prenotazioni di appuntamenti per le operazioni bancarie urgenti con i singoli clienti, in modo da disciplinare il traffico evitando inutili e pericolosi assembramenti. 

Le Organizzazioni sindacali del Credito vigileranno sul puntuale rispetto di questo accordo anche a Siracusa e Provincia, anche perché vengono tuttora segnalati  comportamenti disomogenei  da parte degli Istituti di Credito, dovuti spesso a carenze organizzative interne,  che non permettono un’efficace e tempestiva risposta all’emergenza in atto.

La situazione potrebbe diventare più critica con l’avvicinarsi del primo aprile, data del pagamento delle pensioni. Per le banche non è previsto lo stesso sistema adottato dalle Poste, di pagamento per contanti in ordine alfabetico, anche perché praticamente tutti i pensionati clienti della banca hanno l’accredito automatico sul conto corrente.  E’ quindi auspicabile che anche i pensionati clienti delle banche,  utilizzino per quanto possibile il bancomat o moneta elettronica,  per  prelevare e disporre della pensione, evitando inutili assembramenti.

Sindacati dei bancari  ed associazione dei banchieri (ABI) hanno concordato, infine,  di effettuare una riunione il giorno 2 aprile 2020,  per  una verifica congiunta circa l’attuazione dell’intesa  del 24/3 e del precedente protocollo del 16/3, in particolare sotto il profilo degli interventi di pulizia e sanificazione nelle singole aziende di Credito, nonché della dotazione dei presìdi sanitari a protezione dei lavoratori.

 

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