Titolo della settimana: Gesù’ di Nazareth di F. Zeffirelli, 1977.

Il 27 marzo del 1977 sulla Rai di domenica in prima serata,orario canonico a quel tempo ire 20.40 esordiva il Gesù di Zeffirelli. Siamo nel periodo d’oro  degli sceneggiati prodotti dalla tv di stato in quegli anni basti pensare a produzioni come Mosè, L’amaro caso della baronessa di Carini o anche Sandokan. Ma è con questo sceneggiato che la Rai fa il boom. Duecento attori, centinaia le comparse,  quasi un anno di riprese.Bastano questi numeri per capire che ci troviamo di fronte ad un evento televisivo difficilmente ripetibile per non dire impossibile. Tanto che una influente testata giornalistica americana lo definì “la migliore miniserie televisiva di tutti i tempi“.

La sceneggiatura attraverso i vangeli fu scritta dallo stesso regista ma fondamentale fu l’apporto di Anthony Burgess (Arancia meccanica ) e del nostro Suso Cecchi D’Amico uno dei padri della scrittura del cinema italiano. Un’altra carta vincente dello sceneggiato è stata l’uso imponente delle scene di massa sia in interni che in esterni. Cast come abbiamo detto sterminato. Azzeccatissima la scelta di Robert Powell nella parte di Gesù. Poi troviamo Olivia Hussey per la madonna. Rod Steiger, James Farentino, Anthony Quinn, Peter Ustinov, Paolo Stoppa, Claudia Cardinale, Cristopher Plummer, Valentina Cortese, Stacy Keac,Ian Holm, Maria Carta e molti altri . Musiche del tre volte premio oscar Maurice Jarre. Molte scene ancora oggi sono da brividi e tutti credenti, atei pagani, agnostici si emozioneranno vedendo o rivedendo questa opera che è stata a giudizio di tanti il punto più alto mai toccato da una produzione televisiva. Tanto da trasformarla in film nel 1978, per permetterne la diffusione nelle sale. Il volto del Gesù di Robert Powell è diventato un’icona. Visto che quest’anno passeremo Pasqua e Pasquetta a casa,  si consiglia, tra un messaggio di auguri e un altro, di vedere o rivedere Gesù di Nazareth, soffermandosi un attimo sulla battuta messa in bocca a Ponzio Pilato: “Quest’uomo è un sognatore, non un criminale“.

Crediti fotografici: dalla rete.

Condividi: