I controlli severi sarebbero sicuramente una valida soluzione in questi giorni quando sembra che il picco dei soggetti positivi al Codid-19 abbia raggiunto il massimo. E’ un ulteriore costo sociale che possiamo accettare, ma fino a che punto?

Controllare tutti è difficile ma non impossibile. Occorre un’organizzazione efficiente, personale disponibile su strada e tanto altro, ma soprattutto – in un regime democratico – la collaborazione attiva dei cittadini. Tentivi estremi come  militarizzazione cinese o la dittatura ungherese dalle nostre parti con molta probabilità causerebbe altre forme di scomposte reazioni.

Fanno discutere tuttavia le azioni  “all’italiana” del sindaco di Messina, Cateno De Luca. Dalle dirette Facebook  sullo stretto all’utilizzo dei droni per controllare la città di Messina. Il monito è quello di rimanere a casa. Per essere credibile, il drone viaggia con la sua voce registrata che ammonisce coloro che passeggiano per la città: “Non si esce! Questo è l’ordine del sindaco De Luca e basta, vi becco a uno a uno. Non vi posso impedire formalmente di uscire da casa? Bene, vi impedisco di passare sul suolo pubblico, non si esce da casa, né passiu né babbiu (nè passeggiata né scherzi ndr), non si esce”. Certo, i droni consentono un risparmio di tempo, di personale, di carburante per le autovetture delle Forze dell’ordine. Il risultato sarebbe garantito. In tanti si chiedono “Perché non provarlo?”, così come non pochi altri inorridiscono all’idea.

Il video che impazza sul web,  fuori dalle regole ordinarie ma deciso, al pari del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che dopo la diretta di De Luca all’arrivo del traghetto, pare abbia deciso di  denunciare lo stesso De Luca, in quanto le sue dichiarazioni sarebbero censurabili sotto il profilo della violazione dell’articolo 290 del Codice penale (Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate).

La domanda quindi è sempre a stessa: Ciò che conta è il risultato? Quando manca il senso di responsabilità personale e civica  i cittadini hanno bisogno dei controlli e di essere sanzionati, non avendo compreso “con le buone”  l’entità del pericolo che si corre. La strada è lunga e la collaborazione deve essere massima e gli italiani, stante il calo dei contagiati, pare l’abbiano capito senza ricorrere alla militarizzazione della nazione. Ma, il senso di responsabilità ci deve ricordare che ancora non è finita … .

(Credito immagine in evidenza, dalla rete)

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