Con il collasso del settore turistico e la minor capacità di spesa in particolare per le famiglie a medio/basso reddito e pensionati, va assolutamente accolta e rilanciata la proposta del Mise dell’introduzione del Bonus Turismo”, tramite il ripristino del sistema dei “Buoni Vacanze Italia”. Ne è convinto Matteo Altavilla, presidente nazionale del Centro Turistico Acli. I Buoni Vacanza erano dei contributi statali per favorire l’accesso alla vacanza solo nei periodi di bassa e media stagione. Furono introdotti in Italia nel 2010, sull’esempio di altri Paesi europei (in Francia gli “Chèque Vacance”) e sospesi dal governo Monti nel 2012. Dovevano essere riattivati nel 2013, come si legge ancora nel sito ufficiale (gennaio 2016). “Dopo mesi di austerità e confino delle persone è proprio grazie alla possibilità di usufruire del turismo e della vacanza che si può offrire respiro in termini di benessere sociale e culturale”, propone Altavilla, allargando l’utilizzo dei Buoni Vacanza Italia “non solo ai margini della stagione, ma per l’intero anno solare”, anche come misura di sostegno e rilancio della domanda estera per il turismo italiano. “La nostra associazione turistica nazionale delle Acli, capillarmente diffusa in tutta Italia e radicata sul territorio con importanti esperienze associative – sostiene Altavilla – può dare il proprio contributo per un’azione di sistema, per la riqualificazione della proposta turistica italiana e delle nostre comunità e la riscoperta ed il rilancio delle nostre unicità locali nazionali”. Lo strumento dei Buoni Vacanze Italia”, sia in termini di contributo in base all’Isee sia di defiscalizzazione, è stata più volte sostenuta dal Centro Turistico Acli, in particolare per il turismo sociale delle famiglie a medio/basso reddito e famiglie numerose, degli anziani e delle persone con disabilità.

Credito immagine in evidenza: Agensir.

Condividi: