Carissimi fratelli e sorelle,

“Pace a voi!” (Gv 20,19). E’ con il saluto di Gesù risorto che desidero rivolgervi i miei più cordiali auguri pasquali.  Abbiamo vissuto davvero una Quaresima di penitenza: “Fitte tenebre – come ha detto il Papa – si
sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; (…) ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come
i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa.
Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo
importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda”.

La penitenza nel senso evangelico comporta la conversione del cuore della vita: facciamo dunque
tesoro di queste esperienze dolorose per riscoprire la gioia di relazioni ricche di umanità con i nostri familiari e con il nostro prossimo, relazioni improntate a vera amicizia e solidarietà che danno un volto bello alla nostra condotta personale e uno stile di vita nuova alla nostra società.

Quanti esempi di generosa dedizione abbiamo potuto ammirare in questi giorni da parte del Personale sanitario, innanzitutto, nonché dei Rappresentanti delle Istituzioni, del Personale delle forze dell’ordine e dei Volontari i quali non si sono assolutamente risparmiati pur di rendere meno difficoltosa la vita di tanti uomini e donne –  malati, anziani, poveri – particolarmente bisognosi di attenzioni e di cure!

Questa emergenza sanitaria, che abbiamo vissuto e sofferto insieme, deve diventare per tutti occasione propizia di una vita migliore!

La Pasqua celebra la Risurrezione del Signore Gesù e l’inizio della vita nuova per quanti crediamo in Lui. Citando ancora Papa Francesco, cogliamo l’invito alla speranza: “Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale (…). Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati ed abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore”.  

Questa è la nostra certezza. Viviamo dunque con gioia e con speranza questo giorno di festa e la “pace” del Signore Risorto dimori sempre nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nell’intera società umana. 

Assicurandovi il mio costante ricordo nella celebrazione della Santa Messa e implorando su tutti la Benedizione del Signore, di cuore vi auguro una Buona Pasqua!   

+ Salvatore Pappalardo

 

 

 

 

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