C’è chi ha scritto che può essere curato con l’aglio o con dosi massicce di vitamina C e chi ha messo in guardia dal rischio che gli animali con i quali molti dividiamo i nostri spazi casalinghi – cani e gatti su tutti – fossero veicolo di contagio. C’è chi non ha avuto alcun dubbio a dire che il virus sia stato costruito in laboratorio e da lì fosse poi sfuggito in qualche modo (mai chiarito) e chi giura sull’esistenza di una diretta connessione tra le onde rimbalzate dalle antenne del sistema 5G e la pandemia (connessione che starebbe dietro all’incendio doloso di alcune antenne verificatosi nelle scorse settimane in Gran Bretagna). Ma non è tutto qui: c’è pure chi assicura che bere bevande calde e risciacquare la bocca con acqua calda aiuti ad eliminare il virus. Peccato che, come spiegano i medici, per uccidere il virus bisognerebbe bere l’acqua a temperatura bollente, il che danneggerebbe il tessuto interno della gola ed esofago. C’è infine chi, non ritenendo adeguata la cura a base di aglio, ha suggerito di usare l’estratto di cipolla per proteggersi dal virus. E in questo caso, però, un fondo di verità lo si potrebbe vedere: un uso in quantità abbondanti di cipolla avrebbe tra le sue inevitabili conseguenze quella di agevolare il mantenimento della regola aurea di contenimento del contagio, quello del distanziamento sociale…

Aldo Mantineo

E se tutto si limitasse a questo, sia pur in questo senario mondiale nel quale da mesi si addensano ombre che danno corpo alle nostre più recondite angosce e paure, potremmo – forse – anche permetterci il lusso di prendere tutto ciò con un’alzata di spalle e, forse, anche con un accenno di sorriso. Ma, purtroppo, ci sono anche state ben 44 persone  che in Iran,  nelle province del Khuzestan e Alborz, all’inizio di marzo, nelle prime settimane dell’emergenza, sono morte per avvelenamento da alcol industriale  dopo che era stata diffusa la notizia che bere alcolici poteva combattere il Covid-19. Casi-limite che dimostrano, però, come un’informazione corretta e veritiera siano indispensabili da garantire sempre ma soprattutto in frangenti così complicati e difficili come quelli che stiamo vivendo.   Se poi nel conto mettiamo anche un dubbioso presidente degli Stati Uniti come Donald Trump che in conferenza stampa si chiede se mai sia possibile iniettare nel corpo del disinfettante per fermare il coronavirus – salvo poco dopo provare a “rettificare” che la sua era stata solamente una dichiarazione sarcastica… – ecco che  il perimetro della lotta alle fake news   si allarga quanto mai.

D’altra parte corrono davvero velocissime, nonostante la loro… mole, queste bufale (termine dall’origine incerta, in questa accezione di notizia falsa, ma che potrebbe essere ricondotta – come scrive Massimo Arcangeli su Ilpost.it – a quel semplice prendere per il naso che ripete, sul piano figurato, l’azione compiuta nel trainare l’animale: il quale, con l’anello al naso, si lascia guidare docile, senza opporre resistenza). Il tempo che riesci ad acchiapparne una ed ecco che altre dieci ti sbucano ovunque. Hanno forme e sembianze diverse, utilizzano differenti sistemi di mascheramento, talvolta appaiono persino assolutamente logiche e rigorose. Alcune sarebbero in grado di ingannare la maggior parte di noi. Mischiano al meglio vero e verosimile, alterano piccoli ma strategici particolari di un racconto, utilizzano immagini e testi decontestualizzandoli e ridandogli così un nuovo “volto”, magari più accattivante di quello originale…

Insomma, provare a prendere una bufala… per le corna non è semplicissimo.

Provare a fare un elenco completo di tutte le fake che in tema di covid 19 circolano sin dal primo manifestarsi del contagio è praticamente impossibile considerata la straordinaria mole.  Tuttavia la stessa Autorità di garanzia nelle Comunicazioni sul proprio sito pubblica quella che è una una sorta di top ten delle bufale più bufale diffuse in tema coronavirus in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti:

  1. “Il virus del Covid-19 è stato sottratto da un laboratorio canadese da spie cinesi”
  2. “Il virus del Covid-19 contiene ‘sequenze simili all’Hiv’, lasciando intendere che si tratti di un virus costruito artificialmente”

3. “La pandemia di Covid-19 era stata prevista in una simulazione”

4.  Un gruppo finanziato da Bill Gates ha brevettato il virus del Covid-19″

5. “Il virus del Covid-19 è un’arma biologica creata dall’uomo”

6. “La tecnologia dei telefoni cellulari 5G è collegata alla pandemia di coronavirus”

7. “L’argento colloidale può curare il Covid-19”

8. “La Miracle Mineral Solution può curare il Covid-19”

9. “L’aglio può curare il Covid-19”

10. “È stato dimostrato che dosi massicce di vitamina C siano un trattamento efficace per il Covid-19”

 

Molto dettagliato ed in costante aggiornamento l’elenco delle fake news più “gettonate” che si può trovare sul sito del Ministero della Salute.  In questo caso si va dal ribadire che è assolutamente falso che aiuti a combattere il coronavirus  “fare gargarismi con la candeggina, assumere acido acetico o steroidi, utilizzare oli essenziali e acqua salata protegge dall’infezione da nuovo coronavirus”  a smentire decisamente che “le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina” fino a deludere le aspettative di chi magari voleva un pretesto per farsi qualche bicchierino in più perché non è proprio vero che “Il virus è sensibile all’alcol, quindi se bevo alcolici non mi ammalo di Covid-19”.

Analoghe raccolte di fake news, nelle quali si può davvero trovare di tutto e molto di più anche su diversi siti: da privilegiare, ovviamente, quelli istituzionali che in molti casi sono anche presenti sui social e sulle principali piattaforme di messaggistica.

Di strumenti nella nostra valigetta ne abbiamo a sufficienza per verificare la fondatezza o meno di una notizia e, in ogni caso, vale la regola aurea che non potendo (o anche solo non riuscendo) a verificare la fondatezza e l’attendibilità di un’informazione asteniamoci dal condividerla. Il virus delle fake news lo combattiamo proprio come si fa con il coronavirus, con il distanziamento e interrompendo la catena del contagio. Ricordando che per ogni contenuto che condividiamo ci mettiamo anche la nostra “firma”.

Per approfondimenti, Cammino vi invita a scaricare gratuitamente l’ultimo lavoro di Aldo Mantineo, giornalista e scrittore:

Fakecrazia – L’informazione e le sfide del coronavirus

di Aldo Mantineo

Media&Books edizioni

ISBN 9788889991640, ebook di 100 pagine con illustrazioni

In distribuzione gratuita fino al 15 giugno sugli stores digitali , scaricabile da Telegram: (t.me/media_books

o richiedibile all’editore via mail: mediabook.it@gmail.com o via whatsapp: +39-339-4954175

Dal 16 giugno il prezzo di copertina sarà di 4,99 euro.

 

 

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