E’ di questi giorni la notizia che il Comune di Siracusa ha ottenuto un altro milione di euro a seguito del Decreto Regionale del dipartimento delle Infrastrutture e Trasporti, che ha disposto il finanziamento del completamento del parcheggio Mazzanti, una delle tante opere incompiute della città. Tuttavia prima che i lavori vengano avviati bisogna ragionevolmente considerare i tempi tecnici per  l’espletamento della gara, e i giorni di lavoro effettivo per il completamento dell’opera che  dovrebbe essere consegnata alla città tra poco più di 1 anno.

Come dichiarato dal primo cittadino Francesco Italia “Si è finalmente consumato l’ulteriore e più importante passaggio burocratico, il decreto di finanziamento per l’indizione della gara e l’esecuzione dei lavori per il completamento a raso del parcheggio Mazzanti”. Come qualcuno ricorderà il posteggio, completato diversi anni fa  e prossimo all’apertura è caduto nel dimenticatoio prima per una divergenza sulla gestione tra l’impresa che lo ha realizzato e il Comune e successivamente per il parere negativo al collaudo della Commissione Regionale. Intanto in queste settimane di pandemia e non solo, il multipiano parcheggio a ridosso di viale Santa Panagia, che avrebbe dovuto ospitare circa  300 posti auto, è diventato alloggio per immigrati, che, dopo aver   trascinato faticosamente  un   materasso , qualche  sedia rotta, qualche vecchio cartone,  hanno trovato riparo dal freddo e dalla intemperie. Per dirla con altre parole un’opera  né collaudata né  mai aperta, adibita non all’uso previsto, ma a dormitorio, discarica abusiva, ricovero per cani.

Questo succede perché c’è in atto una guerra non solo alla pandemia , ma contro la povertà e la miseria,  che dovrebbe far riflettere  sull’importanza ad occuparsi degli ultimi, come dice Papa Francesco. Gli immigrati irregolari che vivono nel nostro Paese ai margini della società  e che sono facili vittime di focolai di infezione,  sono circa 600mila. Le istituzioni, sono in difficoltà , e molto è affidato ai centri di accoglienza e di volontariato  che però nonostante gli sforzi non sempre riescono a raggiungere tutti i bisognosi. In tanti, anzi troppi vivono di espedienti  relegati  ai margini della società, lasciati soli e a se stessi, eppure  non sono numeri   ma   volti , nomi ,  storie di gente che scappa dalle  guerre, dalle torture, dalla miseria  convinta di trovare una dimensione  umana dignitosa ma come sappiamo la realtà è ben diversa . La nostra è  una città con tante strutture  abbandonate e con  edifici mai completati che però potrebbero diventare con adeguati  lavori dignitosi dormitori. Eppure non molti anni fa Siracusa fu proclamata “Città della pace e dei diritti umani “

 

 

 

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