L’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, a meno di un mese dalla sua ordinazione sente di rivolgersi per la prima volta alla diocesi per dimostrare vicinanza alla persone in difficoltà per le conseguenze della pandemia.
“Le ristrettezze che viviamo – evidenza l’Arcivescovo – stanno seriamente provando il nostro tessuto sociale. Tante famiglie sono costrette ad affrontare un grave e, spesso, irreversibile tracollo economico che sembra spegnere ogni speranza. Invito tutti ad elevare a Dio, Padre provvidente, la nostra costante preghiera affinché cessi il flagello di questo virus. Esorto tutti ad osservare scrupolosamente le precauzioni raccomandate dalle Autorità sanitarie: custodire se stessi e i fratelli proteggendoli dalla malattia è oggi la prima opera di carità che ci viene chiesta”.
Il Pastore della chiesa siracusana ha ricordato la sofferenza e l’impegno sul fronte sanitario: “Il mio pensiero e la mia preghiera vanno ai familiari dei malati, ai medici, agli infermieri e a quanti sono chiamati a curare ed assistere i ricoverati nei nostri ospedali e coloro che si trovano in isolamento. Con il loro servizio ci ripropongono la figura evangelica del buon samaritano che prontamente soccorre chi è nella sofferenza. Vorrei poter raggiungere tutti per far sentire la mia vicinanza e quella di tutti i sacerdoti. Anche se non possiamo visitarvi per portarvi il dono dei Sacramenti, sappiate che non siete soli. Il Signore stesso vi visiterà con il dono della sua dolce e confortante presenza”.
L’arcivescovo ha ringraziato chi si occupa della salute pubblica esortandoli a fare sempre di più: “A quanti sono preposti alla cura del bene comune e alla salvaguardia della salute pubblica esprimo la mia gratitudine per quanto hanno fatto e continuano a fare in questo lungo periodo di pandemia. Sono certo che continueranno a spendersi nell’esclusiva ricerca del bene di tutti. Grazie ai volontari che operano a favore dei poveri nelle parrocchie, nella Caritas e nelle diverse realtà associative che si prodigano per portare assistenza e sollievo a chi è nella prova. Il Signore vi benedica e vi sostenga. La nostra patrona S. Lucia ci faccia sperimentare, come in tanti momenti difficili della nostra storia, la sua intercessione. Su tutti invoco la benedizione di Dio, portatrice di luce e vita”.
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