A Siracusa lo scorso mercoledì due dicembre il prof. Enzo Tedeschi ha concluso il suo cammino terreno.

Aveva novantotto anni ed era ricordato in città sopratutto per le sue particolari doti di insegnante di materie classiche, per essere stato sindaco di Siracusa e consigliere dell’Inda di Giusto Monaco.

Ho avuto pure io il piacere di conoscerlo agli inizi degli anni novanta nella  sua bella abitazione lungo la Riviera Dionisio il Grande.

Era un entusiasta abbonato e lettore di “Cammino“, amico del direttore responsabile padre Alfio Inserra e dei suoi redattori. Discusse con me mostrando una singolare e straordinaria partecipazione alla vita culturale, sociale ed ecclesiale della sua amata Città.

Si soffermò, in particolare, a parlare della sua quarantennale esperienza di professore nello storico Liceo classico “Tommaso Gargallo”. Mi ricordò con commozione il suo rapporto di amicizia e stima con miei zii materni Salvatore e Pina Matarazzo-Formica, suoi giovanissimi colleghi alla fine degli anni quaranta in quella prestigiosa Scuola siracusana.

Nel corso di quell’incontro, mi impressionò il suo sguardo intensamente limpido, sereno e nello stesso tempo austero. Dalla sua abitazione lo rivolgeva spesso verso l’azzurro mare della costa siracusana e verso la sua città, di cui fu integerrimo e dignitosissimo sindaco democristiano dal 10 maggio 1966 al 1 febbraio 1967.

Mi donò una rivista, che tuttora conservo. L’ultima volta l’ho incontrato circa un anno fa a Siracusa, ormai sofferente e affettuosamente assistito dai sanitari e dai familiari. Era sempre molto lucido, con lo sguardo molto attento e affettuoso. Nel cordiale saluto, con la sua sofferta condizione di salute, mi trasmise ancora una volta la sua impressionante e coinvolgente dignità di Persona certamente non comune.

Una perdita, non soltanto per Siracusa!

 

Oltre al saluto ufficiale ma non formale del sindaco Italia,  anche l’associazione degli ex alunni del “Gargallo” ha fatto pervenire un messaggio di cordoglio:

“Siracusa ha perso uno dei suoi figli più illustri: sia in cattedra a scuola, nel “suo” amato Liceo Gargallo dove ha insegnato italiano, latino e greco per 40 anni, sia sugli scranni di Palazzo Vermexio – da sindaco di Siracusa – dove ha sempre rappresentato un modello ed un sicuro punto di riferimento per tanti. I suoi fruttuosi insegnamenti di vita rappresentano il patrimonio immateriale che ha lasciato in eredità ai tanti che lo hanno incrociato nel loro cammino e che oggi ricoprono ruoli di primissimo piano nei diversi campi della nostra società”.

 

– Credito immagine in evidenza: dalla rete.

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