Natale 2020, a trent’anni dal terremoto di Santa Lucia

Trent’anni fa nella notte di Santa Lucia, alle prime ore del 13 dicembre del 1990, una forte scossa tellurica fece tremare la terra, causando la distruzione di case, scuole edifici pubblici e chiese, provocando anche morti nella città di Carlentini.

Quell’anno, per la prima volta, il Simulacro di Santa Lucia non fu portato in processione.

Trent’anni: un tempo lungo, durante il quale il mondo è cambiato. I bimbi di allora sono divenuti adulti, gli edifici distrutti dal sisma sono stati ricostruiti.

A trent’anni di distanza, anche quest’anno, il Simulacro della nostra Santa Patrona non è stato portato in processione, a causa del “sisma” silenzioso della pandemia che ha colpito il mondo intero. Una calamità silente, ma terrificante come il terremoto, sta mettendo a dura prova i figli di Dio, provocando dolore, paura e incertezze che feriscono i cuori turbati per la morte di amici e parenti e segnano i volti impauriti, seppur protetti dalle mascherine.

Ieri il terremoto, oggi una ingestibile pandemia.

Ieri ed oggi, sorpresi da calamità naturale.

Ieri ed oggi, colpiti da eventi, improvvisi, incomprensibili.

Ieri ed oggi, provati ma non abbandonati.

Ieri come oggi, ci affidiamo a Maria SS.ma e a Santa Lucia, due donne care a Siracusa, custodi della nostra speranza. Alla Madre di Dio, che ha versato le sue inesauribili Lacrime nel cuore di una famiglia, e alla nostra Patrona, che ha bagnato la nostra Chiesa col sangue del suo martirio, affidiamo il nostro cammino carico di incertezza, ma traboccante della Presenza di Dio.

Il Natale di Gesù Bambino è la conferma che Dio non si è dimenticato dei suoi figli. Gesù è il Salvatore, Dio-con-noi, che ci accompagna sempre, standoci accanto soprattutto nei momenti difficili.

Gesù Bambino sia la Luce che illumina la nostra storia, la forza che ci sostiene nelle prove, la pace che dona serenità alle nostre famiglie.

† Francesco Lomanto

Arcivescovo

 

– Nella immagine in evidenza la cometa Neowise c/2020 sopra Ortigia, ripresa dall’astrofotografo Kevin Saragozza che ringraziamo.

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