Sono ripresi in modalità Web gli incontri di formazione organizzati dalla sez. AIMC di Siracusa, come sottolineato dalla presidente Rita Marino per non disattendere quanto previsto dalla legge n. 107/2015 sulla formazione obbligatoria per il personale docente in servizio. Nel primo step formativo l’argomento trattato con la psicologa Annamaria Corpaci è stato su una tematica al momento molto sentita :“ Pronto Soccorso per le emozioni”
La relatrice dopo i saluti ai partecipanti entra nel vivo dell’argomento da trattare e lo fa mettendo in evidenza i problemi che la società sta affrontando a causa dei risvolti causati dalla pandemia.
Il Coronavirus come risaputo è entrato nelle nostre vite all’improvviso, ci ha costretti a modificare radicalmente il nostro stile di vita e a riorganizzare in modo repentino la quotidianità. Siamo stati chiamati ad affrontare la sfida dell’isolamento, abbiamo sperimentato emozioni come l’ansia, la paura, l’incertezza, ma anche spavento, nervosismo, incertezza … e spesso abbiamo avuto difficoltà a gestirle, così come abbiamo avuto difficoltà a dare senso a ciò che sta accadendo. Per evitare che le emozioni negative prendano il sopravvento è necessario offrire soprattutto ai bambini e agli adolescenti delle strategie per gestire le queste situazioni contrastanti, far capire loro l’importanza di parlarne, spiegando che le sfide rendono più forti e che è possibile viverle nel miglior modo possibile. Per fronteggiare un “evento traumatico” è importante abituare i bambini ad essere resilienti, termine che sta a indicare la capacità di un soggetto di far fronte a difficoltà e ostacoli in maniera positiva, poiché solo riorganizzando la nostra vita sarà possibile affrontare e superare l’onda anomala che ci ha travolti.
La resilienza, infatti funziona in modo simile al nostro sistema immunitario: così come il sistema immunitario si costruisce una solida base di anticorpi, così la resilienza si sviluppa e si stimola fin dall’infanzia per costruire una solida base di anticorpi emotivi, cognitivi e sociali per affrontare gli eventi.
Non dimentichiamo, come ricorda la relatrice, che ogni azione, ogni parola, ogni riflessione influenzerà il futuro di ciascuno, ma soprattutto quello degli alunni, perché l’età scolare è il momento in cui si struttura la personalità e più risorse diamo ai nostri ragazzi, maggiore sarà la possibilità per loro di superare positivamente questa situazione. La pedagogia ci dice che il bambino cresce e si sviluppa grazie all’educazione che avviene sia in famiglia, sia a scuola e che l’adulto genitore o docente che sia, rappresenta il filtro per evitare che egli elabori negativamente un vissuto. L’adulto quindi “mediatore” privilegiato di questo processo di educazione alla resilienza che insegna a non evitare gli ostacoli, ma che spiega perché bisogna rimanere in piedi e riorganizzare positivamente la propria vita. Un percorso in salita dunque, durante il quale bisogna accogliere e spiegare le emozioni che i nostri bambini vogliono esternare per superare le difficoltà senza esserne travolti.
Una funzione importante per acquisire capacità di resilienza è tipica del gioco e delle attività espressive, perché consentono al soggetto di liberare alcune zone della mente contribuendo ad acquisire la capacità di reazione e rielaborazione delle problematiche che siamo costretti nostro malgrado a vivere. In altre parole si tratta di vedere anche nelle difficoltà, il bicchiere mezzo pieno, di riscoprire l’ opportunità di coltivare passioni, interessi, hobby, ma soprattutto si tratta di favorire l’autostima, la fiducia la voglia di trovare soluzioni efficaci ai problemi che si presentano, perché una visione equilibrata e realistica della realtà favorisce la resilienza, mentre posizioni rigide e negative tendono ad imprigionare il soggetto nel problema. La resilienza, risorsa indispensabile per l’individuo non si acquisisce una volta e per sempre, ma è un cammino da percorrere, una capacità da apprendere e fare propria, soprattutto nei contesti educativi.
Non ci sono ricette magiche, ma possiamo fornire indicazioni utili sulla strada da percorrere per gestire le difficoltà e superarle, perché un soggetto resiliente sarà sicuramente un soggetto più sereno. Ciascuno è capace di fronteggiare le difficoltà: “La forza sta dentro di noi, bisogna tirarla fuori“. La resilienza quindi come risorsa indispensabile, per crescere e affrontare la vita a testa alta.
– Nella immagine in evidenza, una foto di repertorio degli insegnanti cattolici in udienza da Papa Francesco.