Il Vangelo di Luca – riferendo le parole di Gesù ai suoi discepoli «Ho tanto desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione» (Lc 22,15) – rivela il desiderio del Maestro di essere unito ai suoi amici. Il Signore vuole stare con loro, sempre, soprattutto prima di affrontare la croce, segno del suo amore per loro.

Anche noi vogliamo stare con Gesù nella sua passione e seguirlo dal cenacolo al Getsemani, dal tribunale al calvario, dal sepolcro alla gloria della resurrezione. Gesù muore in croce e prende su di sé il peso della nostra fragilità, sostenendoci col suo amore. Chi lo segue sperimenta la sua tenerezza che si dona, il suo amore che ci precede sulla croce. Egli ha vissuto le sofferenze e la morte di ciascuno di noi. Se guardiamo Cristo Crocifisso per l’umanità, per ciascuno di noi – per me – il nostro cammino si illumina di senso. Nel nostro dolore c’è Gesù, Lui è con noi e si fa nostro cibo di vita eterna.

La liturgia di Pasqua canta il sacrificio del Signore, salvezza dell’umanità e invita alla gioia: «Cristo nostra Pasqua si è immolato; facciamo festa nel Signore».

In questo momento storico denso di dolore e di smarrimento, di interrogativi e di oscurità, la fede ci fa camminare con decisione verso la Pasqua di Risurrezione. Gesù morto e risorto è la nostra speranza, la nostra forza e la nostra pace. Nella fede noi possiamo stare accanto a Gesù condannato, umiliato, crocifisso, morto e sepolto per incontrarlo risorto la mattina di Pasqua. E Lui rivolgerà anche a noi lo stesso saluto che ha donato ai suoi discepoli: «Pace a voi!».

Il Signore Risorto è il centro della nostra vita, è la gioia dei nostri cuori, è la forza che sostiene il nostro percorso.

Auguri di pace, di gioia e di speranza nella Resurrezione di Gesù al direttore, ai giornalisti e a tutti i lettori di Cammino!

† Francesco Lomanto

 

Foto in evidenza di Dario Giannobile: I tulipani selvatici antistanti in santuario della Madonna dell’Olio – Blufi, illuminati dalla luna pasquale.
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