Sabato prossimo, dieci luglio, ricorre il cinquantesimo anniversario dell’Ordinazione sacerdotale di padre Giuseppe Lombardo. Il nostro Periodico, con un proprio ricordo, volentieri si unisce alle varie iniziative di commemorazione promosse nel Territorio. Ne evidenziamo soprattutto la sua esperienza di comunicatore sociale.
Don Lombardo iniziò la sua esperienza giornalistica con “Cammino” nel marzo del 1983 e si iscrisse all’Albo dei giornalisti di Sicilia nel maggio del 1989.
Da collega e amico giornalista propongo alcune brevi riflessioni sul ruolo avuto nel Settimanale “Cammino” e sui suoi percorsi giornalistici siracusani, tra le locali realtà professionali della comunicazione sociale.
A mio parere, padre Lombardo ha contribuito a recuperare nel nostro territorio ritardi accumulati sui grandi temi della cultura e della comunicazione, facendo superare anche indifferenze croniche e indolenze stratificate.
Ha sostenuto il nostro Settimanale cattolico come libero “punto di riferimento” nella società siracusana sempre più pluralistica, per favorire spazi di identità religiosa-sociale e di vera evangelizzazione.
Padre Lombardo ha offerto varie opportunità di maturazione umana e sociale; ha promosso tra la gente impegni seri, proponendo quei valori che danno senso pieno alle esistenze e aiutano a formare l’uomo e il cittadino.
All’interno delle nostre realtà ecclesiali, in particolare dal 2011 in poi come direttore del Periodico, ha incoraggiato nuovi talenti tra persone motivate e competenti, per affrontare le coinvolgenti sfide della comunicazione, senza indulgere alla chiacchiera superficiale e inutile.
Ha smosso acque stagnanti, sensibilizzando volontari per una migliore qualità di vita, in questa Siracusa periferica ma pensante.
Con garbo non comune, con la pazienza che sopporta tutto, con il suo bel sorriso e con il coraggio di osare una presenza libera e creativa, sfidando i meschini calcoli dei “prudenti” per tornaconto.
Padre Lombardo ha alimentato l’impegno nel quotidiano, con la lucida consapevolezza dei problemi che assillano la gente di questo territorio, che cresce tra fatiche e tensioni, tra rinnovati appuntamenti e generose disponibilità, tra difficoltà, avversità, speranze, incomprensioni, amarezze e sogni.
Ha compreso l’urgenza di divulgare messaggi molto appropriati e chiari per uscire dalle dilaganti e babeliche confusioni, per aiutare concretamente la gente a condividere i valori di una vita più umana e solidale.
Ha interpretato la comunicazione come anima che dà forma alla cultura del nostro tempo e assume un ruolo sempre più importante pure a Siracusa, per riconquistare spazi di condivisione e dialogo. Per eliminare ripiegamenti e indolenze, per non indurirsi, per uscire da noi stessi riscoprendo le superiori dimensioni della vita.
Ha contagiato uomini liberi, ha soccorso mediocrità, ha scaldato tiepidezze, ha ravvivato impegni e speranze di riscatto.
Ha sostenuto con coraggio che occorrono meno parole e più fatti, respingendo ogni forma di facile compromesso nella Società e nella Chiesa. Ha confidato in cattolici veri, con fantasia creativa, svegli, audaci; capaci di lavorare con sacrificio anziché con l’ordinaria mollezza o la silenziosa vigliaccheria della mediocrità.
In trent’anni di esperienze giornalistiche nel mondo della comunicazione è stato accanto a tanti operatori disposti a vivere saggiamente, in tempi sempre più vorticosi e inquieti.
Ha compreso bene che l’onda mediatica del Duemila pone tutti crudamente dinanzi ad un bivio: o nuova barbarie oppure nuovo umanesimo cristiano.
Ha interpretato anche le nuove tecnologie per vivere responsabilmente da protagonisti gli appuntamenti con la Storia del nostro territorio, senza timori ma con entusiasmo e maturità.
Con lui, dalla Redazione di “Cammino”, è ripartito settimanalmente un messaggio di coerente speranza, un utilizzo articolato e intelligente delle realtà mediali sempre più al passo con i tempi nuovi dell’Uomo. Si è rafforzata una libera controtendenza culturale, considerata la presenza minoritaria del pensiero autenticamente cattolico nel contesto sociale degli ultimi anni.
Giornalista capace di ascoltare, pronto a parlare, padre Lombardo non considerava la vita come qualcosa che ci accade mentre ce ne stiamo da parte.
Non si è accontentato di assistere al mero scorrere della Storia, ma ha voluto attivamente partecipare.
Per noi il suo è stato un tenace invito a restare sempre “svegli” comunicatori della Verità, per prendere in mano e condividere gli aspetti migliori della Vita e del Giornalismo.
PROGRAMMA DELLA CELEBRAZIONE
L’associazione “San Vladimir” (Russia Cristiana) di Siracusa
si pregia di invitare la S.V. al ricordo dell’ordinazione sacerdotale del fondatore, don Giuseppe Lombardo
DON GIUSEPPE LOMBARDO: SACERDOTE, UOMO, AMICO
Sabato 10 luglio 2021 – ore 17,00
Chiesa Madre, Canicattini Bagni
Moderatore Mirella Roccasalva Firenze
Presidente dell’Associazione ‘San Vladimir’
Relatori
Daniele Baggieri
Vice parroco Santa Tecla, Carlentini
“La scelta di tenere l’altro sulle spalle”
Biagio Armaro
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
“Giuseppe Lombardo: sacerdote, uomo, amico”
Irene Baldini
“Uno zio particolare”
Tanino Golino
Docente di Lettere
“Il Sacro Cuore di Gesù: una tipologia iconografia cara al popolo”
Celebrazione della Santa Messa in ricordo del 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Giuseppe Lombardo e don Antonino Uccello
Mons. Giuseppe Greco già Direttore della Biblioteca Alagoniana