Cammino si associa ai messaggi augurali  per il primo anno di episcopato di mons. Lomanto.

La sua nomina, firmata da papa Francesco risale al 24 luglio 2020, è stata annunciata in diocesi da parte dell’arcivescovo Salvatore Pappalardo, suo predecessore. Ci piace anche ricordare i sentimenti di speranza e di gioiosa attesa che hanno accompagnato l’ordinazione del nuovo Arcivescovo di Siracusa, celebrata nel santuario della Madonna delle lacrime nonostante e le limitazioni e le restrizioni dovute alla pandemia.

Non accadeva da quasi cento anni, novantanove per esattezza, che un Arcivescovo titolare venisse ordinato nella stessa arcidiocesi metropolitana e citta di Siracusa. Era il 22
maggio 1921, quando mons. Carabelli riceveva l’Ordinazione in Duomo.

Da quando mons. Russotto – presidente dell’assemblea –  ha imposto le mani sul capo di mons. Lomanto, ha avuto inizio quindi  il servizio pastorale del sacerdote originario di Mussomeli (Caltanissetta), già impegnato nel delicato ruolo di preside della Pontificia facoltà teologica di Sicilia.

Un anno, ci raccontano le immagini, iniziato fra i fedeli dei vicoli di Ortigia fino ad arrivare a circa 200 celebrazioni svolte ininterrottamente in diocesi.

Un inizio di ministero trascorso in una delicata fase di conoscenza del clero e dei fedeli.

Un periodo vissuto in una silenziosa azione pastorale legata dalla difficile situazione sociale esplosa con la pandemia, sempre monitorata con le sentinelle presenti nella Caritas  e nelle singole 74 parrocchie diocesane, presidi di operosa solidarietà. Non sono mancate le prime scelte organizzative per ricostituire l’organizzazione della chiesa siracusana come i primi provvedimenti per il suo governo. Di certo la prima lettera pastorale attesa per lunedì 25 ottobre, giorno di inizio del “Cammino sinodale diocesano” voluto da papa Francesco, aiuterà meglio a conoscere il messaggio profetico che anima l’Arcivescovo metropolita.

Una recente frase di mons. Lomanto pensiamo possa ben rappresentare il suo carattere mite ma deciso: “Di ogni persona mi interessa il suo rapporto con Dio”.

 

 

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