SIRACUSA, CITTÀ CAPITALE DELL’IMPERO ROMANO D’ORIENTE
Non tutti sanno che Siracusa è stata capitale dell’Impero Romano d’Oriente dal 663 al 668 d.C. I libri di Storia attestano che Siracusa era già sotto l’influenza di Bisanzio dal 553, in quanto conquistata, insieme alla Sicilia, dal generale bizantino Belisario.
Nel 663, per la nostra Città, avvenne la storica svolta: l’imperatore Costante II trasferì la sua Corte imperiale da Bisanzio a Siracusa. L’imperatore comprese che la città siciliana, fortemente ellenizzata, per la sua posizione geografica era vicina a Roma e così avrebbe potuto sconfiggere i Longobardi in Italia e porre sotto la dominazione bizantina tutto il suo territorio.
Costante II effettivamente nel 663 stabilì a Siracusa la sua nuova residenza, cosciente che nella nostra Città la sua Corte occupava tra l’altro una posizione geo-politica privilegiata tra l’Italia e l’Africa settentrionale.
Siracusa divenne in quel periodo, a tutti gli effetti, “Capitale dell’Impero dei Romani” e venne pure denominata “Capitale del Thema Sikelia” (istituito sotto l’impero di Giustiniano II). Tale “Thema” comprendeva in particolare la Sicilia, il Ducato di Calabria e il Ducato di Napoli!
La capitale fu proprio la nobile e popolosissima Città di Siracusa, sempre risorta dalle sue rovine, con la sua florida Pentapoli.
Ma gli eventi siracusani non andarono come aveva pianificato Costante II, che (al termine del suo quinquennio di residenza imperiale a Siracusa) venne addirittura assassinato per una congiura della sua Corte.
In effetti, dal 663 al 668, l’imperatore Costante II aveva creato tra i sudditi frequenti malcontenti e tensioni esercitando una forte pressione fiscale sulle regioni bizantine dell’Italia meridionale, senza peraltro tenere in alcuna considerazione i privilegi ecclesiastici. Nel periodo siracusano poi non mancò il solito contrasto con Roma e l’interferenza con l’autorità religiosa.
Dopo l’assassinio di Costante II, venne ripristinato il vecchio ordine imperiale (con il nuovo imperatore Costantino IV), riportando la capitale dell’Impero a Costantinopoli.
La Città di Siracusa fu lasciata con un piccolo contingente di truppe, che non riuscì a resistere alla successiva occupazione araba.
Le realtà contemporanee
Dai tempi di Costante II sono trascorsi ormai oltre tredici secoli. Le numerose vicende storiche siracusane sono state sempre ricche di intense e cosmopolite partecipazioni umane che hanno donato alla Città realtà sociali, religiose, culturali, artistiche di grande prestigio.
Ci chiediamo adesso: nel 2021, cosa resta di tanti pregevoli periodi storici? Quel che resta lo troviamo forse soltanto nei musei. La realtà attuale è veramente quella di una periferia. Una periferia talora pensante e operosa, ma quasi sempre immemore del suo glorioso passato di capitale. Sotto l’aspetto culturale, la stragrande maggioranza dei siracusani appare contagiata dalla pandemia della peste del sonno, Francamente, l’ambizioso cammino verso la “capitale italiana della cultura” per il 2024 sembra davvero in salita.
(Cammino, edizione tipografica del 26 settembre 2021)
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