Visita dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto in alcuni luoghi del Siracusano particolarmente 
colpiti dall’alluvione di tre settimane fa. Il pastore della Chiesa siracusana aveva già espresso il
desiderio di incontrare i residenti rimasti intrappolati in casa come segno di vicinanza e per
portare loro un conforto spirituale. Un desiderio che ha incontrato subito i favori del delegato
di Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, che ha invitato l’arcivescovo prima alla farmacia di contrada
Arenella, poi nell’azienda agricola dei fratelli Giardina ed infine in alcune abitazioni di contrada
Fanusa che hanno avuto l’abitazione allagata. 

“Chiediamo al Signore il sostegno in questa circostanza che ha toccato la nostra comunità. Fa
che possiamo affrontare la crisi causata dal maltempo e superarla nel nome del Signore. La mia
 presenza vuole dire che io sono vicino a voi. Vi ho pensato anche se non vi conoscevo. Vi ho
ricordato nella preghiera. Voglio invitarvi alla speranza, sapere guardare il vostro avvenire. Nella
 speranza che deve chiedere al Signore di sostenerci e non farci mai mancare i suoi doni”.  
  

L’arcivescovo ha benedetto le persone, la farmacia, le case. La farmacia della dottoressa Valeria
Rizza è stata allagata ed ha avuto il sostegno dei residenti e del comitato Pro Arenella.
L’arcivescovo ha donato una statuetta ed un calendario di santa Lucia

Terreni agricoli allagati e danni per le aziende agricole. “Sono venuto per portarvi la benedizione:
benedire, cioè dire bene, significa portare Gesù. Perchè la parola è Gesù. Vogliamo affidare al
Signore la nostra vita e le nostre famiglie, l’azienda, il lavoro per implorare il suo aiuto e la sua protezione”. 

In via Verne e zone limitrofe un muro è crollato e l’acqua ha raggiunto i 50 centimetri di altezza. 

Di Lorenzo ha voluto ringraziare tutti i volontari che si sono spesi in questa circostanza 
difficile. “Eravamo in preda alla disperazione. L’essere comunità ha portato un aiuto concreto per
tutti. Senza lesinare sforzi” ha detto. 

L’assessore alla protezione civile, Sergio Imbrò, ha portato i saluti del sindaco Francesco Italia:
“Esprimo la mia gioia di avere qui con noi l'arcivescovo. Noi in quelle notti ci siamo stati e ci siamo
ancora oggi. Non vogliamo attendere un'altra alluvione ma vogliamo risolvere le problematiche
delle zone maggiormente colpite” ha detto Imbrò alla presenza di Biagio Bellassai del
Dipartimento regionale della protezione civile. 
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