La risurrezione del Cristo dà a tutta la nostra vita il senso più vero, il contenuto più certo, la speranza più viva. Con la sua risurrezione Cristo perde la sua passibilità e vive la pienezza della vita divina. Egli, libero dai condizionamenti del tempo e dello spazio, chiama anche noi a vivere nel suo mondo, a dimorare nella Divina Presenza, a entrare in un’intima comunione con Lui. E al contempo ci dona di divenire segno vivo della sua presenza per trasmettere al mondo di oggi il suo amore, perché Cristo è lì dove dimora il suo amore. Ed Egli ama tutti gli uomini ed è presente, perciò, là dove c’è uno che Egli ama e che accoglie il suo amore. Viviamo pertanto la sublimità di questo incontro con Cristo in una fede più incarnata nella storia per testimoniare al mondo la vera vita. Egli è il Risorto. Noi siamo la presenza storica di Cristo. La Santa Pasqua ci ricorda che siamo chiamati a  renderlo visibile con il nostro essere, con il nostro impegno, con la nostra vita, con la nostra carità.

In questo Anno Mariano ‒ che abbiamo aperto il 25 marzo scorso per il LXX Anniversario della Lacrimazione della Madonna ‒ riscopriamo, secondo la felice espressione di San Giovanni Paolo II, la dimensione mariana della vita cristiana, elemento costitutivo della vita della Chiesa, che per noi è caratterizzata dal pianto della Madonna. Il pianto ‒ segno di rinascita, di cambiamento, di ripresa ‒ apre alla speranza di un mondo nuovo, alla gioia della vita vera e della risurrezione.  La Vergine Santa accompagna il nostro cammino, ci interpella costantemente e ci guida a Gesù. Siamo certi che non ci abbandona, come diciamo, con le parole di mons. Ettore Baranzini, nella Supplica alla Madonna delle Lacrime: «Alle tue sante lacrime Gesù nulla rifiuta».

Consacriamo la nostra vita al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria. Chiediamo a Lei di raccogliere nelle sue Lacrime: il grido di sofferenza e di dolore di tutti noi suoi figli, le crisi, le incertezze, lo smarrimento, i problemi, i disagi, le povertà, le malattie, le lotte inutili, le battaglie, le guerre che distruggono il mondo.

Consegniamo alla nostra Madre celeste le tribolazioni, le angustie, le necessità, i sacrifici, le sofferenze, le difficoltà, i desideri di bene del nostro cuore e delle nostre famiglie. 

Affidiamo alla Madonna delle Lacrime l’amore per la nostra Chiesa, il ministero dei pastori e l’opera di tutti i figli di Dio. 

Il Signore Risorto ci circondi con la sua Presenza per trasmettere la gioia della sua carità, ci doni la sua pace per vivere da risorti, ci colmi con i doni dello Spirito per rendere testimonianza della sua risurrezione. Buona Pasqua a tutti!

  • Nella foto in evidenza e sotto la consegna del pane per le mense parrocchiali offerto dai giornalisti in occasione dei tradizionali incontri augurali dell’Arcivescovo con la Stampa.

Da sx: Prospero Dente, mons. Francesco Lomanto, Alberto Lo Passo, Salvatore Di Salvo

 

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