Santa Lucia nasce a Siracusa, cuore del mediterraneo, dove Pietro invia Marciano, protovescovo, per fondare la prima comunità cristiana d’Europa e dove Paolo, insieme a Luca, vi sosta per tre giorni durante il viaggio verso Roma.

Lucia muore a Siracusa ma la sua storia e la sua esperienza di vita, dopo pochissimo tempo dal suo martirio, diventa patrimonio di tutto il popolo cristiano tanto da essere rappresentata con il serto di fiori nel mosaico bizantino denominato “Teoria delle Vergini” risalente al 568 circa, all’interno della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna.

Papa Gregorio Magno, tra la fine del VI secolo e gli inizi del VII secolo, inserisce il nome di Lucia, assieme a quello di Agata, nel canone romano della messa rafforzando il carattere universale della sua testimonianza.

San Metodio, siracusano e patriarca di Costantinopoli dal 843 al 847, invoca Lucia per “illuminare” i ciechi contribuendo al rafforzamento del culto in Oriente.

Giorgio Maniace, generale bizantino, sottrae nel 1039 il corpo di Santa Lucia che, come ricorda S. Metodio, dormiva con la testa recisa “nel piccolo letto fra le tombe” nelle catacombe a Lei dedicate, portandolo a Costantinopoli da dove, nel 1204, a seguito della conquista di Costantinopoli da parte dei crociati, venne portato dal doge Enrico Dandolo a Venezia.

Dante, nella Divina Commedia, riserva a Santa Lucia una presenza discreta ma determinante facendola comparire in tutte e tre le cantiche in momenti decisivi come una creatura celeste ma anche fortemente umana e dichiara pubblicamente la sua fedeltà: “Lucia, nimica di ciascun crudele, si mosse e venne al loco dov’ì era, che mi sedea con l’Antica Rachele”.

Santa Lucia, secondo il pensiero di Giuseppe Giacalone, simboleggia per Dante la speranza ed è il simbolo della grazia illuminante.

Nel tardo medioevo il culto di Santa Lucia si sviluppa anche nel nord Europa.

Nella Svezia protestante, dove non viene praticata la venerazione dei santi, nel 1927 viene bandito un concorso dal quotidiano Stockolm Dagbladet per eleggere la Lucia di Svezia che, con una corona di sette candele in capo, accompagnata dalle damigelle in tunica bianca, distribuisce il 13 dicembre doni ai bisognosi e che trova origine dalla “Leggenda del giorno di Santa Lucia” scritto dalla cattolica Selma Lagerlof, premio Nobel per la letteratura nel 1909.

Santa Lucia è citata da San Tommaso nella Summa Teologica; Santa Caterina da Siena e S. Leone Magno sono stati suoi devoti.

Cristoforo Colombo diede il nome di Santa Lucia ad una isola scoperta il 13 dicembre.

Nel nord Italia una antica leggenda racconta che nella notte tra il 12 e 13 dicembre Santa Lucia passa con il suo asinello per lasciare doni ai bambini buoni.

Manzoni sceglie il nome di Lucia per la protagonista dei Promessi Sposi alla quale assegna il ruolo di portatrice di luce per la conversione dell’innominato ed anche Federico Garcia Lorca dedica un poemetto in prosa a Santa Lucia.

Lucia è fortemente presente nelle tradizioni e nella cultura dei popoli dell’Europa e può essere considerata, per la forza della sua testimonianza, una delle figure rilevanti tra i grandi Santi europei.

Santa Lucia rinunzia ad una vita di privilegio per donare tutti i suoi beni terreni agli ultimi ed agli emarginati.

Santa Lucia rappresenta il valore supremo della coerenza sino al martirio per non rinunziare ai suoi ideali.

Santa Lucia è una donna libera che rifiuta il matrimonio, fatto grave per l’epoca, per una scelta di dedizione totale al Signore.

Santa Lucia con forza e autorevolezza difende le proprie scelte davanti ad un potere violento ed autoritario senza alcun timore.

Santa Lucia rappresenta uno dei simboli cristiani contro la violenza alle donne e le sue scarpette rosse, tolte secondo la tradizione quanto il suo corpo è stato portato a Costantinopoli, possono essere considerate le prime scarpette rosse della storia.

La testimonianza di Santa Lucia, anche se antica di 1717 anni, mantiene assolutamente intatta la bellezza e la contemporaneità e la sua Luce, mai spenta a Siracusa, è luce anche per l’Europa dei Popoli dove condivisione, libertà, coerenza, autorevolezza devono diventare i valori prioritari.

(*) – Pubblicato nell’edizione tipografica del 15 dicembre 2021, speciale “Il dono della Carità”. L’avv. Pucci Piccione è presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia

 

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