Ieri è stato bello vedere i social di ogni tipo arricchirsi di post dedicati a don Giovanni Bosco. Cosa rende così attuale, dopo 134 anni dalla sua morte, la figura di questo Santo?

Don Bosco ha ispirato e ispira ancora l’educazione del cuore, perché fortemente convinto che  la persona umana si realizza nell’amore per questo va educata con il cuore e con l’amore. Don Bosco riconosce quindi in tempi lontani che alla base dell’educazione c’è  la scoperta e il riconoscimento dell’altro  e se l’amore tocca le soglie più profonde della persona umana avremo ciascuno di noi avrà favorito l’educazione e la ricerca dei valori. La sua opera pedagogica, ancora attuale,  fu fortemente influenzata dall’opera di  san  Francesco di Sales  un pastore attento, un instancabile missionario , noto per la sua  bontà, il suo umanesimo divenuto il protettore dell’opera salesiana di don Bosco.

San Francesco di Sales, parlava  di  carità e di dolcezza e sulla quella scia don Bosco aggiunse il sentimento dell’amore, quell’amore su cui si regge la sua opera  pedagogia, il maestro di cuore, che seppe  accogliere e capire i mutamenti in atto nella  società ottocentesca e ai quali  seppe adeguarsi  con cuore appassionato e creativo.

Fu il Santo dei giovani che con amore raccoglieva per le strade , nei cantieri , nei luoghi più disagiati  e per loro fondò l’opera “salesiana“, dove con gioia venivano svolte tante attività e dove oltre alla formazione religiosa da lui considerata come fondamentale, si puntava sull’istruzione e la formazione della persona .

Davanti alle difficoltà educative soleva dire che bisognava  trovare argomenti convincenti per favorire la scelta del bene dimostrando ai giovani  attraverso la coerenza, l’esempio , la credibilità che scegliere il “bene “è sempre la soluzione migliore

In un tempo non facile come quello che sta vivendo ciascuno di noi , popolato di solitudini e individualismo, si sente fortemente il  bisogno di risentire la voce del cuore  per ritrovare la strada maestra per leggere con spirito critico la realtà che ci circonda, per scoprire il valore autentico dei nostri comportamenti,  distinguendo la vera gioia, dal piacere o dal divertimento; bisogna vivere la vita con gioia  evitando come diceva Don Bosco “tutto ciò che ci fa male, che ci rende schiavi di noi stessi, che ci deruba della grazia di Dio e della pace del cuore”.  Educare non è mai stato facile, e oggi sembra ancora più difficile lo sanno  i genitori, gli insegnanti, i sacerdoti e tutti coloro che hanno responsabilità educative, confermata dagli insuccessi a cui troppo spesso vanno incontro i nostri sforzi per formare persone amorevoli, capaci di collaborare con gli altri e di dare un senso alla propria vita.

Solo l’amore e la pazienza educativa soleva dire don Bosco possono  restituire ai giovani la convinzione profonda che i veri valori e la felicità abitano allo stesso indirizzo.

E oggi, dopo tanto distanziamento sociale, non è proprio il messaggio di don Bosco che riesce a proporci una luce per riuscire a ripartire?

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