“È un impegno di civiltà conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, dei fiumani, dei dalmati e degli altri italiani che avevano radici in quelle terre, così ricche di cultura e storia e così macchiate di sangue innocente. I sopravvissuti e gli esuli, insieme alle loro famiglie, hanno tardato a veder riconosciuta la verità delle loro sofferenze. Una ferita che si è aggiunta alle altre”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del “Giorno del ricordo”.
La ricorrenza, sottolinea il Capo dello Stato, “richiama la Repubblica al raccoglimento e alla solidarietà con i familiari e i discendenti di quanti vennero uccisi con crudeltà e gettati nelle foibe, degli italiani strappati alle loro case e costretti all’esodo, di tutti coloro che al confine orientale dovettero pagare i costi umani più alti agli orrori della Seconda guerra mondiale e al suo prolungamento nella persecuzione, nel nazionalismo violento, nel totalitarismo oppressivo”.

“Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare seme di pace e di crescita civile”, conclude Mattarella: “Questo è l’impegno di cui negli ultimi anni il nostro Paese si è reso protagonista insieme alla Slovenia e alla Croazia per fare delle zone di confine una terra di incontro e prosperità, di collaborazione, di speranza. La scelta di Gorizia e Nova Gorica, che saranno congiuntamente Capitale della Cultura europea 2025, dimostra quanto importante sia per l’intera Unione che la memoria delle oppressioni disumane del passato sia divenuta ora strada dell’amicizia, della comprensione, del primato della dignità delle persone, nel rispetto delle diversità e dei diritti”.

Giovedì 10 febbraio, alle ore 18,30 nella chiesa San Giovanni Battista in San Domenico il vescovo di Savona-Noli, mons. Calogero Marino, presiederà la santa messa per il Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata. Il presidente dell’Associazione nazionale ex deportati porterà i saluti istituzionali.
La funzione religiosa fa parte delle iniziative organizzate dal Comune. Alle 18 in piazza Goffredo Mameli si terrà la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai caduti “Rintocchi e Memorie”.
Alle 18,15 nella chiesa in via Alfonso Mistrangelo sarà data lettura della testimonianza di Giannella De Petris, esule giuliana vissuta nel capoluogo.

 

Foto in evidenza:  dalla rete

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