Si vota il 25 settembre, Mattarella: «Spero in un contributo di tutti»
La zona industriale di Siracusa può attendere
“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti”. Questo è il testo del comunicato diffuso dal Quirinale dopo l’incontro con Draghi che in precedenza aveva comunicato alla Camera l’intenzione di recarsi al Colle per riferire delle sue “determinazioni”. Ieri, in Senato, l’esecutivo aveva ricevuto la fiducia con 95 sì e 38 no, su 192 presenti, ma il voto aveva allo stesso tempo certificato la fine dell’attuale maggioranza data l’astensione o la non partecipazione di M5S, Lega e Forza Italia.
Di certo il “tecnico” Draghi ha dato lezione di stile e coerenza, la storia dirà se ha fatto bene a non dispensare caramelle pur di evitare di lasciare la nazione nell’incertezza nonostante i tanti fronti di guerra aperti sia in Italia che in Europa. La provincia di Siracusa, in particolare, vivrà con trepidazione il dibattito elettorale: troppo importanti le risposte attese per far fronte alle conseguenze delle sanzioni contro la Russia.
Adesso, dopo l’ennesimo appello di Mattarella al concorso di tuti per gestire lo scioglimento delle Camere, la parola passa agli elettori: il prossimo 25 settembre con l’attuale sistema elettorale semiporcellum,