Quasi 80 corsisti stanno partecipando al corso di bioetica rivolto agli operatori sanitari che ha preso il via alla Fondazione Sant’Angela Merici con il patrocinio dell’Ordine dei medici di Siracusa e dell’Associazione italiana riabilitazione sanitaria. L’obiettivo è fornire elementi essenziali di bioetica per un qualificato servizio alla persona. 

Dopo il primo modulo, domani 30 aprile con inizio alle ore 9.00seconda parte su “Salute e malattia nel contesto odierno. Le reti relazionali”. Interverrà don Salvatore Spataro della Fondazione Sant’Angela Merici che si soffermerà su “Nascita della bioetica e definizione della disciplina. Modelli antropologici in bioetica” e su “Etica della cura della persona malata. Accanimento terapeutico”. Seguirà l’intervento del prof. Fabio Gabrielli, filosofo e antropologo, su “Il sanitario come guaritore ferito: mito della guarigione, empatia, responsabilità”.

“Un corso di formazione in bioetica è necessario perchè molto spesso gli operatori sanitari si accostano alla vita, spesso la più fragile, senza la necessaria riflessione che muove l’azione e qualifica il servizio – ha detto don Alfio Li Noce, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici –  Il corso di formazione in bioetica serve a fornire gli strumenti culturali indispensabili a chi sceglie di accostarsi alla vita riconoscendole l’imprescindibile valore fontale. La cura e l’accostamento al malato necessitano di supporti riflessivi che vanno metabolizzati, catalizzati e affinati nel tempo: ecco perchè la nostra Fondazione promuove e incoraggia tutti a formarsi per servire. La bioetica è una disciplina necessaria alla società intera. Non solo agli addetti ai lavori. Proprio per questo, a maggior ragione noi, che ogni giorno abbiano le mani in pasta – ha concluso il presidente Li Noce – anche attraverso questo corso siamo incoraggiati a conoscerne gli elementi essenziali per qualificare sempre meglio le mansioni e per umanizzare sempre più il lavoro inteso come bene primario, bene per sé e soprattutto per le persone che necessitano di cure.

I moduli hanno lo scopo di perfezionare l’approccio dell’operatore sanitario, così come quello del medico, del giurista e dello psicologo, alla persona malata e bisognosa delle cure come diritto di tutti, specialmente dei più fragili. La cura della persona, soprattutto quella più debole, necessita di un approccio umano, oltre che sanitario, e questa imprescindibile esigenza la si può esplicitare solamente alla luce delle più evidenti rilevanze etiche. La bioetica, quale disciplina destinata a tutta la società, è essenziale per il ruolo che ricoprono coloro che svolgono il servizio di assistenza sanitaria ed è indispensabile che la ricerca etica nel settore della vita umana sia ampiamente conosciuto da chi svolge servizi alla persona malata. 

Il terzo ed ultimo modulo si terrà sabato 14 maggio, su “Curare e farsi curare”. 

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