Titolo del momento: “Kaos” di Paolo e Vittorio Taviani, 1984.
“Io son figlio del caos, e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso un intricato bosco denominato, in forma dialettale Ca’vusu dagli abitanti di Girgenti, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco “Kaos”.
La poetica di Paolo e Vittorio Taviani incrocia la narrativa di Luigi Pirandello: Kaos altri non è che la contrada dove il grande scrittore venne alla luce nel 1897 ad Agrigento. Sempre fedeli al loro percorso i fratelli Taviani, al loro decimo film, adattano per il grande schermo quattro racconti + uno nella versione televisiva, tratti da Novelle per un anno: L’altro figlio, storia dell’odio di una madre verso uno dei figli che gli ricorda un passato orribile; Mal di luna,su una giovane sposa messa di fronte alla strana”malattia” del marito; La giara, ultima interpretazione in coppia dei mitici Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ,qui superbi; Requiem, lotta contadina contro l’amministrazione ragusana che vieta di seppellire il patriarca tra i monti anziché al cimitero. Il quinto episodio, molto suggestivo, mostra Pirandello, interpretato da Omero Antonutti, che dialoga col fantasma della madre.
Quattro racconti che hanno come filo conduttore la classe contadina, dove la fanno da padroni umiliazioni, offese e superstizioni, a dare continuità alle storie, un corvo che, roteando alto nel maestoso cielo di Sicilia, porta con sé cattivi presagi tra le contrade fatte di miseria e violenza. Uno sguardo acuto e nostalgico sulla nostra terra e nonostante, secondo me, non tutti i racconti risultino compiuti, rimane un gran film da due autori di cui andare fieri, che tanto hanno dato al nostro cinema , e che io accosto sempre ad Ermanno Olmi per profondità e messa in scena nel raccontare storie semplici ed emozionanti; un tipo di cinema ormai praticamente estinto. Location scelte sono i posti suggestivi della Sicilia sud-orientale, Ragusa, Ispica, Donnafugata e zone vicine, panorami a volte aridi ma affascinanti che si fondono con la colonna sonora di Nicola Piovani. Oltre ai già citati Antonutti, Franchi e Ingrassia fanno parte del cast,Margherita Lozano, Claudio Bigagli,Massimo Bonetti, Regina Bianchi,da segnalare anche l’esordio cinematografico di Tony Sperandeo. David di Donatello alla miglior sceneggiatura scritta dai fratelli insieme a Tonino Guerra. Globo d’oro per il miglior film. San Michele aveva un gallo, Allonsafan, Padre padrone, La notte di San Lorenzo, Kaos ……ecco chi erano i Fratelli Taviani.
Buona visione.