I classici dell’estate: Mezzogiorno di fuoco, di Fred Zimmermann, 1952.
Nel giorno del suo matrimonio con Amy, lo sceriffo Will Kane, che sta per lasciare il suo incarico, viene a conoscenza che il bandito Frank Miller, da lui arrestato anni prima, stia arrivando in città per vendicarsi. Kane abbandonato da tutti, moglie compresa, si prepara ad affrontare da solo Miller e i suoi scagnozzi. Fantastico western divenuto col tempo non solo un classico, ma un’icona culturale che contiene di tutto, compresa l’inquietante ombra del maccartismo, pagina buia della storia americana, vissuta in prima persona dallo sceneggiatore Carl Foreman, attaccato violentemente anche da John Wayne che non gli perdonò mai la scena nella quale Cooper getta la stella nella polvere.
La commissione per le attività americane cercò di ostacolare fino alla fine il film, soltanto l’intervento deciso di Cooper sbloccò in modo positivo la situazione, grande Gary!
Tutto nel film è studiato per mettere in evidenza la tensione dei protagonisti man mano che l’ora fatale si avvicini e dove il tempo del racconto, 1h e 25m, coincide con quello dell’azione, con uno stile che ha fatto scuola. Gigantesco Gary Cooper, con Grace Kelly ante Hitchock al primo ruolo importante.
Attorno a loro si muove una parata di caratteristi , facce da frontiera che faranno la storia di questo genere immortale : Katy Jurado, Ian McDonald e Lee Van Cleef qui all’esordio.
Pellicola omaggiata all’infinito a cominciare da Sergio Leone nella scena iniziale di C’era una volta il West. Quattro gli Oscar, tra cui Gary Cooper. Famosa la canzone di Frank Lime.
Chiunque ami il cinema non può non vedere e amare questo capolavoro, da quest’anno nel club dei settantenni, portati benissimo. Buona visione