Vittoria De Marco Veneziano (*)
Quest’anno ricorre il 70° di fondazione del Convegno Maria Cristina di Siracusa: uno dei più antichi della Sicilia, nato nella nostra città nel 1952 grazie all’impegno fattivo della N.D. Maria Positano Messina che è stata la prima presidente del Convegno di Siracusa
Il Movimento, Convegni di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia, nasce nel 1937 dall’Unione Donne di Azione Cattolica che, nel 1971, si organizza in Associazione autonoma e laicale con un proprio statuto e una propria struttura organizzativa mantenendo la precedente ispirazione cristiana.
I Convegni, più di 60 in tutte le regioni italiane, promuovono la cultura e organizzano conferenze, incontri, tavole rotonde su argomenti sociali, culturali e religiosi. Fiore all’occhiello dell’Associazione è il Premio Letterario intitolato a Maria Cristina, nato nel 1963 allo scopo di premiare, ogni due anni, nella narrativa contemporanea – per tanta parte caratterizzata da un materialismo senza speranza – gli autori che, nella loro opera, in piena libertà di espressione artistica si dimostrino “sensibili ai valori umani e cristiani”.

Beata Maria Cristina di Savoia
Musa ispiratrice dei Convegni è la Beata Maria Cristina di Savoia (Cagliari 14 novembre 1812 – Napoli 16 gennaio 1836), regina delle due Sicilie, giovane donna emancipata per i suoi tempi, che ha saputo battersi per il riscatto morale e materiale delle donne. Si può affermare, senza ombra di dubbio, che Lei sia stata l’antesignana dei santi sociali dell’Ottocento. Credeva nel lavoro come strumento di promozione umana e spirituale. Favorì l’incremento dei laboratori artigiani, incentivando l’arte del corallo a Torre del Greco e l’industria della seta a San Leucio. È stata una donna del suo tempo, ma è andata oltre il suo tempo, per il netto rifiuto nei confronti della pena di morte che l’ha spinta a chiedere la grazia per tutti i condannati alla pena capitale; in questo è stata decisamente moderna.
La popolarità di Maria Cristina, fulgido esempio di carità, proviene anche dal suo atteggiamento – quasi manageriale e di coordinamento – con cui aiutava gli indigenti. Convinta che la fede non fosse un privilegio di pochi, ma un bene di tutti e che non era possibile credere senza che la propria fede fosse capace di tramutare in meglio la realtà di ognuno, invita le donne di corte ad assistere alla S. Messa e alla lettura di opere sacre, riunisce le sue dame per parlare di religione, etica e filosofia: tutto ciò per contrastare la consuetudine della conversazione – futile e pettegola – che contraddistingueva tanti incontri di salotto. Maria Cristina di Savoia non immaginava che, più di cent’anni dopo la sua scomparsa, quell’iniziativa sarebbe rinata per dare vita ad altri “Convegni”: i Convegni di Cultura Maria Cristina che, diffusi in tutta Italia, avrebbero portato il suo nome.
Coordinando gli impegni di regina con le ore dedicate alla preghiera e alla carità, Maria Cristina di Savoia ci dona un esempio di santità inserita nella quotidianità della vita. Non ci sono situazioni sociali ed esistenziali favorevoli alla santità: ciascuno di noi è chiamato a quella che si potrebbe definire “vocazione” laicale alla santità.
Sabato 25 gennaio 2014, nella splendida Basilica trecentesca di Santa Chiara a Napoli, la Venerabile Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie e moglie di Ferdinando II di Borbone, è stata proclamata beata. I Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia sono stati promotori della riapertura della causa di beatificazione. Al rito erano presenti alcune delegazioni dei Convegni d’Italia, tra i quali quello di Siracusa.
Concludo con l’augurio che la Beata Maria Cristina possa essere foriera di “Luce” e di ispirazione per tutte le aderenti, nonché esempio di integrità, saggezza e dolcezza insieme.
(*) – Presidente Convegno Maria Cristina – Siracusa