Individuata nel 1993 dall’Unesco per commemorare la sottoscrizione delle “Raccomandazioni  sullo status di insegnante”, questa giornata  voleva essere un’esortazione ai Governi e alle famiglie per dimostrare apprezzamento e riconoscenza a tutti i docenti nonché per migliorarne le condizioni  lavorative.

La ricorrenza ancora oggi ha come obiettivo fondamentale quello di suscitare riflessioni sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano quotidianamente, sulle difficili condizioni di lavoro a cui sono sottoposti. Non dimentichiamo che quello dell’insegnante è un compito importante e delicato, e grazie ai loro insegnamenti favoriscono  un’educazione inclusiva e di qualità, incrementano l’alfabetizzazione e soprattutto riducono la dispersione scolastica  contribuendo con la loro azione educativa a migliorare la vita delle persone.

Oggi  più che mai è importante avere bravi docenti ed ottimi educatori senza i quali appare difficile  favorire lo sviluppo intellettuale, sociale ed emozionale dei giovani e aprire loro le porte  verso un mondo migliore e più giusto. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite riconosce gli insegnanti come “soggetti chiave” per  l ‘attuazione dell’Obiettivo 4 (istruzione di qualità” di Sviluppo Sostenibile ).

Ogni anno l’Unesco per l’ occasione  organizza in tutte le città eventi in cui sono coinvolti docenti, scolaresche, rappresentanti della comunità, istituzioni e associazioni del territorio, per sottolineare l’importanza della formazione  ed il ruolo degli insegnanti  insieme ad alcuni partner , tra questi l’Unicef da sempre accanto ai bambini e alla comunità educante

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