La Stranezza di Roberto Andò, Girgenti 1920; sale cinematografiche, 2022.

Nofrio e Bastiano sono i becchini del paese, e nel tempo libero si dilettano al teatro, passione che li coinvolge in maniera totale. Causa un disguido, fanno la conoscenza di un cliente, che solo in seguito scopriranno essere Luigi Pirandello, tornato in Sicilia per gli 80 anni di Giovanni Verga.

Fin dai primi fotogrammi capiamo che Pirandello vive un momento di crisi creativa e umana, tormentato da personaggi, fantasmi, ricordi, in cerca d’autore.

Pirandello sempre più incuriosito da Nofrio e Bastiano inizia, a loro insaputa, a seguirli, spiarli e infine assiste alla prima del loro spettacolo: La trincea del rimorso ovvero Cicciareddu e Pietruzzu, ma l’imprevisto è dietro l’angolo. Il regista palermitano Roberto Andò, classe 1959, qui alla regìa numero 9 per il grande schermo, ci consegna una pellicola che diverte e coinvolge, un modo di fare cinema oggi dimenticato in questo nostro strano Paese a forma di stivale, aiutato da Massimo Gaudioso alla sceneggiatura e un cast ben assortito, formato da Ficarra e Picone, che senza snaturarsi danno vita a due personaggi che mettono in risalto la loro acquisita maturità artistica; accanto ai due uno stuolo di facce note e caratteristi, quasi tutti siciliani che fanno onore alla nostra terra, Giulia Andò, Tiziana Lodato, Fausto Russo, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Tuccio Musumeci e Renato Carpentieri nella parte del Verga.

Domina il film Luigi Pirandello – Tony Servillo, inutile sprecare soliti encomi retorici, ma è fuor di dubbio che con lui basta la presenza. La Stranezza arriva a tutti, ed è la dimostrazione di come si possa ancora fare cinema, e se vogliamo teatro, scegliendo storie semplici e attori al servizio di ciò che si vuol raccontare; se a questo aggiungiamo le difficoltà esistenti quando si fa un film su personaggi realmente esistiti e di un certo peso, il risultato raggiunto è già una piccola vittoria, che diventa doppia se ottenuta nel marasma del cinema italiano, sempre più alla ricerca dell’identità perduta, e metaforicamente il romanzo Sei personaggi in cerca d’autore ne è lo specchio fedele. Consigliamo, sempre di Andò,  anche la visione di  Viva la libertà e La confessione, che insieme alla Stranezza formano una piccola trilogia del nostro tempo. Buona visione…al cinema.

 

  • Pubblicato nell’edizione tipografica del 28 novembre 2022
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