“L’uomo verticale” è una poesia scritta da Wystan Hugh Auden, uno dei poeti più influenti del ventesimo secolo, inglese naturalizzato statunitense, si è contraddistinto nella sua produzione letteraria per l’impegno politico, sociale ed ideologico. Questa breve poesia, scritta nel 1940, è nota per esplorare profondamente le tematiche della condizione umana e della società contemporanea. Il termine “uomo verticale” è un concetto centrale nel piccolo poema e simboleggia l’aspirazione dell’essere umano ad essere più che un semplice individuo, a cercare una dimensione superiore di esistenza.
Nel poema, Auden affronta la questione dell’alienazione dell’individuo nella società moderna. L’uomo moderno, secondo Auden, è diventato sempre più isolato e distante dagli altri esseri umani, vivendo una vita “orizzontale” centrata su preoccupazioni materiali e superficiali. Tuttavia, l’uomo verticale è colui che cerca di superare questa alienazione, di elevarsi al di sopra delle preoccupazioni quotidiane e di connettersi con una dimensione più profonda dell’esistenza.
Auden suggerisce che l’uomo verticale è colui che cerca la verità, la spiritualità e la consapevolezza di sé. Questo individuo non si accontenta delle convenzioni sociali o delle superficialità della vita moderna, ma cerca di comprendere il significato più profondo dell’esistenza. Auden scrive: “Per l’uomo orizzontale non c’è orizzonte, ma soltanto un perimetro vuoto e basso; l’uomo verticale deve non muoversi ma essere, per sempre essere.”
L’uomo verticale è immobile nel senso che non è distratto dalle continue agitazioni della vita quotidiana. Invece, è impegnato nella ricerca della verità e dell’essenza dell’umanità.
Inoltre, Auden suggerisce che l’uomo verticale è in grado di connettersi più profondamente con gli altri esseri umani. La sua ricerca della verità e della spiritualità lo porta ad una maggiore empatia e comprensione per gli altri, creando così un senso di comunità e solidarietà.
“L’uomo verticale” di Wystan Hugh Auden
Se possiamo, onoriamo
L’uomo verticale, anche se non stimiamo altri
Che l’uomo orizzontale.