A Milo, il 18 maggio, nel secondo anniversario della scomparsa di Franco Battiato,  e il giorno dopo a Catania, è stato presentato in forma di concerto il libro di Vincenzo GrecoBattiato, una ricostruzione sistematica”. Il volume di 174 pagine, arricchito da una prefazione di Stefano Pio, è edito da Arcana, tra le più importanti casi editrici in campo musicale.

Ho partecipato all’evento di Catania, presso la libreria Cavallotti, dove l’autore, introdotto dalla dott.ssa Melita Leonardi, ha parlato del libro e, tra le sollecitazioni della Leonardi, alcuni intermezzi musicali, e alcune domande del pubblico (dapprima incuriosito e poi affascinato dall’insolita parte musicale della presentazione) con il quale ha amabilmente conversato,  senza mai sottrarsi ad alcun quesito, è trascorsa molto velocemente un’ora e mezza e a tutti i presenti è quasi dispiaciuta la conclusione della performance.

Vincenzo Greco, calabrese, conosciuto anche col nome d’arte di “Evocante”, che lavora presso il ministero dell’interno ed insegna Filosofia del diritto alla LUISS, si occupa di musica da più di trent’anni, ha conosciuto Battiato da adolescente, all’uscita del disco “La voce del padrone” per poi ricercarne tutti i lavori precedenti e seguirlo successivamente, sia in campo musicale  che cinematografico e  letterario.

Il suo libro, ricco di informazioni, è rilevante perché presenta un singolare approccio metodologico, un’impostazione quasi filosofica del percorso dell’artista siciliano, accompagnata da percorsi di ascolto consapevole dei suoi brani più significativi, e mai viene meno il rispetto filologico della figura di Battiato.

 

Franco Battiato  è stato un grande innovatore, la sua fase sperimentale è in realtà un percorso di crescita continua, intersecando il suo messaggio con musica classica, elettronica e anche elementi  della musica rock. Nella conversazione è stato ricordato come  in alcuni lavori – è stata menzionata, ad esempio, Messa arcaica – volesse concentrare l’attenzione dell’ascoltatore sulla risonanza. Il testo non contiene biografia, aneddoti o interviste, ma è strutturato in capitoli suddivisi per temi, dalla musica ferma alla tecnica dei ritagli, dal rapporto con la lontananza a quello con la natura,  con riferimenti costanti al messaggio ultimo di Battiato, che è di tipo soprattutto spirituale. Alla fine di ogni capitolo è inserita una playlist,   che costituisce un percorso ragionato di ascolto   sui temi trattati.  Dal libro si evince il forte interesse per la filosofia, la religione e l’arte, che si riflette nella sua musica. La sua poesia è spesso carica di significati simbolici e metafisici, che Greco analizza in modo dettagliato, fornendo un aiuto concreto per apprezzare appieno la musica e la poesia di uno dei più grandi artisti italiani e comprendere a fondo il suo pensiero artistico.

 

L’autore si è detto consapevole dei rischi che la sua concezione personale comporta: per lui, infatti, l’opera di Battiato possiede   le caratteristiche fondamentali di un sistema, quali la completezza, la coerenza e l’interrelazione tra le parti, cioè la possibilità di leggere ogni singola parte in relazione ad altre parti e all’intero.

Nella prefazione Stefano Pio sottolinea che il libro “ci permette una migliore comprensione del suo mondo interiore ma ci concede anche la visione artistica di quei luoghi dello spirito, sede di sentimenti sottili, che per loro essenza non possono essere precisamente definibili attraverso la razionalità”.

Vincenzo Greco ha accompagnato l’uscita del libro con una selezione di brani del maestro siciliano da lui eseguiti,  dove prevale molto l’aspetto elettronico, ma questo aspetto si è solo sfiorato, ricordando che il CD che contiene tutti i pezzi si intitola “Evocante – Fino a tardi. Viaggi sonori con Battiato” ed è presente su Spotify e Youtube.

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