Sono iniziati i festeggiamenti per il settantesimo anniversario della Lacrimazione di Maria Santissima a Siracusa dal 29 agosto all’1 settembre 1953. La prima solenne concelebrazione in Basilica è stata presieduta da Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, il quale ha anche celebrato la mattina stessa la Messa in Via degli Orti, davanti la casa dei coniugi Iannuso, nello stesso orario in cui la signora Antonietta si riprendeva dal malessere avvenuto nella notte e immediatamente si accorgeva con stupore che la Madonnina posta sul capezzale del letto, versava lacrime.
L’anno Mariano, indetto per la solenne circostanza, nella Lettera pastorale “Sanctificati in Veritate” è in corso dal 25 marzo scorso. Prima della celebrazione eucaristica, si è svolto un pellegrinaggio dalla Casa del Pianto al Santuario, dove è stato recitato l’atto di affidamento degli ammalati e degli operatori della salute alla Madonna: era infatti presente l’U.N.I.T.A.L.S.I con dame e barellieri, il movimento apostolico ciechi, i ministri straordinari della comunione, e chi a vario titolo si prende cura degli infermi. Per chi compie questo servizio, ha detto l’arcivescovo, non si tratta di un mero esercizio di benevolenza, ma l’azione è motivata dalla compassione e dalla sollecitudine che portano ad un servizio generoso e dono di sé agli altri.
Alle parrocchie del vicariato di Augusta, e a tutti i fedeli presenti in Basilica, durante l’omelia ha indicato alcuni obiettivi come risposta ad alcune questioni emerse durante questi anni di percorso sinodale:
La Catechesi agli adulti, l’accompagnamento della famiglia nelle sue fragilità e risorse. L’attenzione e il rilancio della pastorale giovanile, l’accompagnamento delle coppie Amoris Laetitia.
L’arcivescovo ha invitato a riscoprire il senso profondo della Adorazione di Dio che ci conduce ai fratelli: contemplazione che diviene azione per l’uomo. E per una concreta azione, la valorizzazione delle giornate dedicate, come quella missionaria mondiale. La nostra preghiera deve sempre accompagnare chi si prende cura dei più e fragili e più deboli, sapendo che le lacrime della Madonna accompagnano i passi delle vicende liete e tristi della nostra vita. L’amore che Dio ci rivela nella storia della salvezza, trova il suo compimento nella croce di Gesù ed è la fonte più ricca del senso della sofferenza, che rimane sempre un mistero.