Lentini rinnova lo storico legame con i Santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino
Se è vero che la forma è sostanza, certamente la cerimonia di consegna delle chiavi della città ai Santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino da parte del sindaco Rosario Lo Faro, al termine della solenne concelebrazione eucaristica di sabato scorso –memoria del cinquecentoseiesimo anniversario della traslazione delle reliquie a Lentini– ha idealmente cristallizzato, confermandolo per l’ennesima volta, il fatto che la devozione nei confronti dei tre fratelli originari di Vaste sia qualcosa che accomuna tutta la cittadinanza. Appunto la forma, che è sostanza: il sindaco ha deposto ai piedi del fercolo di S. Alfio le tre chiavi in argento, appositamente realizzate dal maestro orafo Alfio Roberto Demma, e quindi firmato, unitamente al vicario generale dell’Arcidiocesi monsignor Sebastiano Amenta, all’arcidiacono parroco don Maurizio Pizzo ed al presidente del Comitato festa di S. Alfio Pippo Cosentino, l’atto di consegna delle stesse, “quale segno di rinnovato affidamento -si legge- ai santi patroni tutelari, che lungo i secoli hanno accordato al popolo lentinese misericordiosa intercessione presso l’Altissimo”.
Le chiavi, in argento 800/1000, hanno un’impugnatura dove sul fronte sono raffigurati torre e leone, simboli araldici di Lentini, e sul retro lo stemma del comitato dei festeggiamenti. Le chiavi saranno custodite e solennemente esposte nella cappella dei S. Martiri fino al trenta aprile di ogni anno per poi essere riconsegnate al sindaco il successivo 1. Maggio al termine della cerimonia di accensione della lampada votiva collocata all’interno del Santuario diocesano dei Santi martiri; il dieci maggio, dopo la solenne uscita del fercolo di S. Alfio, il sindaco al passaggio davanti palazzo Scammacca, sede della municipalità, offrirà le chiavi nuovamente. L’atto, sottoscritto in quattro copie, sarà conservato negli archivi storici del comune, della chiesa madre, del santuario diocesano e del comitato della festa di S. Alfio.