L’Agenzia del demanio, per conto dello Stato, ha fatto pervenire, nel luglio scorso, un’intimazione a rilasciare, entro tre mesi, l’immobile sede dell’Avis Comunale di Siracusa, in via von Platen dove si svolge l’attività di raccolta del sangue. Lo Stato, e per esso l’Agenzia, ha rifiutato la proposta di rinnovare il contratto con Avis dopo la scadenza, per l’asserita necessità di utilizzare l’immobile per un “uso governativo” non meglio precisato.

L’allarme circa la concreta possibilità che l’Avis debba lasciare i locali dove attualmente svolge la sua meritoria attività viene lanciato da Robert Fortuna, presidente del Consiglio Direttivo Avis Siracusa, in una lettera aperta, che pubblichiamo, indirizzata ai donatori, alla cittadinanza, ai rappresentanti delle istituzioni locali, alla deputazione regionale, ed alla rappresentanza parlamentare nazionale.

La preoccupazione espressa dal presidente Fortuna è del tutto condivisibile in quanto all’interno della sede Avis opera l’unità di raccolta fissa del sangue e degli emocomponenti, con tutte le attività connesse, comprese quelle di assistenza sanitaria ai donatori volontari, di screening per le osservazioni epidemiologiche sulla popolazione coinvolta e di ricerca sanitaria. E’ di tutta evidenza che non è facile – nel brevissimo termine assegnato, che scade entro il corrente mese di ottobre – “reperire altra sede, munita dei requisiti d’idoneità, senza che si registri una interruzione dell’attività”, che avrebbe intuibili negative ripercussioni sui servizi sanitari connessi.

L’Avis Comunale di Siracusa, inoltre, anche con il contributo di tutti i donatori, ha impegnato in questi anni rilevanti risorse economiche – si legge nella lettera aperta –  “per l’adeguamento dei locali alle norme per il superamento delle barriere architettoniche e per l’ampliamento dei locali con la realizzazione del nuovo corpo di fabbrica che ospita la sala donazioni”.

L’Avis chiede pertanto all’Agenzia del Demanio, di rivedere la sua decisione, provvedendo al rinnovo del contratto di affitto, col riconoscimento delle condizioni di favore previste per gli  enti del terzo settore che svolgono un servizio di pubblica utilità ed interesse, quale è quello della raccolta del sangue intero e degli emocomponenti. Chiede, infine,  il sostegno di quanti hanno a cuore la raccolta del sangue ed auspica l’avocazione della problematica direttamente da parte della Direzione Generale dell’Agenzia del Demanio.

Sulla vicenda della controversia tra Avis e Demanio a Siracusa  è intervenuto anche il sindaco  Italia con una nota in cui stigmatizza il comportamento del Demanio: “ L’appello lanciato dal presidente  Fortuna dell’AVIS, attraverso la sua lettera aperta, non può finire nel vuoto e merita l’impegno da parte di tutti. Le conseguenze di questa decisione – sottolinea il sindaco – rischiano di essere gravi perché ricadranno sugli ospedali e, dunque, su persone fragili che certo non possono subire gli effetti di una burocrazia miope e lontana dai bisogni dei malati.

Senza voler alimentare allarmismi, – ha concluso Italia – ritengo che la situazione richieda un immediato intervento. Mi farò parte attiva verso il Demanio per trovare una soluzione soddisfacente per tutti ed evitare l’epilogo annunciato dai fatti”.

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