A Siracusa il concorso che punta i riflettori sui ragazzi con “diversi talenti”

Sensibilizzare le istituzioni e gli imprenditori, affinché possano dare spazio anche a chi ha qualche difficoltà e creare una rete tra le associazioni siciliane per realizzare una banca dati che consenta alle famiglie di trovare un appoggio lungo il percorso di inclusione.

Sono soltanto due degli obiettivi dell’iniziativa che si è svolta a Noto il 6 dicembre u.s. presso l’hotel Sofia, ovvero la terza edizione del concorso nazionale dell’A.M.I.R.A. -associazione maitres iItaliani ristoranti e alberghi- titolato: “Le diverse abilità nel mondo della ristorazione”.

Da sinistra Graziano, Beltrami, Recchia e al microfono Lo Bianco

L’evento, patrocinato dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca marittima è stato realizzato con la collaborazione del comune di Noto , nella persona del sindaco Corrado Figura, del vicesindaco Salvatore  Veneziano, di SE il Vescovo di Noto Salvatore Rumeo , dell’istituto “Federico II di Svevia” di Siracusa nella persona della Dirigente scolastica prof.ssa Vittoriana Accardo e ha visto la  partecipazione di numerosi istituti Alberghieri tra cui : –Sezione Amira Centrale con 2 squadre, Paolo Calleri di Pachino, Karol Whojtyla di Catania, Piazza di Palermo, Principe Grimaldi di Modica, Majorana di Avola e Archimede di Rosolini. A supporto dell’iniziativa ormai dal 2019, era presente con il presidente Bernadette Lo Bianco,  l’associazione Sicilia Turismo per tutti.

I protagonisti dell’evento sono stati i ragazzi con disabilità che, guidati dai loro maestri, hanno preparato le prelibatezze da far gustare alla giuria nazionale composta dal presidente, il Gran Cancelliere dell’ordine dei grandi maestri Claudio Recchia  e dalla Dirigente dell’istituto alberghiero “Federico II di Svevia” di Siracusa.

Presenti alla giornata, il presidente nazionale A.M.I.R.A. Valerio Beltrami e il Gran Maestro e presidente dell’A.M.I.R.A. di Siracusa Graziano Luciano.

Graziano ha chiesto aiuto ai comuni, per sostenere le iniziative organizzate che portano avanti l’inclusione delle persone con disabilità attraverso le attività di ristorazione.

“Dobbiamo sempre puntare all’inclusione, sotto tutti i punti di vista – evidenzia Bernadette Lo Bianco – oltre alle barriere architettoniche, sensoriali e cognitive è necessario abbattere quelle relazionali e i pregiudizi. La diversità – prosegue il presidente di Sicilia Turismo per tutti – deve diventare quel valore aggiunto che contribuisce alla performance efficace dell’azienda”.

Ma cosa hanno realizzato i nostri chef stellati? “Tra le performance espresse –ci ha detto Lo Bianco-,  l’istituto “Federico II di Svevia” di Siracusa ha realizzato con una prima squadra, una “macedonia di frutta di stagione al flambé con noci , cioccolato e mentuccia “, abbinata ad uno spumante Granduca Dolce, il cui servizio è stato realizzato dagli alunni: Raffaele Caiazzo, Francesco Lentini e Jennifer Sinone. Con la seconda squadra, invece, è stata realizzata “una crêpes bell’epoque ai fiori Eduli “abbinata ad un moscato Doc Don Nuzzo delle cantine Gulino. Il servizio è stato realizzato da Manuela Mazzone , Giulia Gibilisco e Samuel Muscarello” .

Le due squadre sono state coordinate dal professore di Sala e vendite Benedetto Guidera.

Soddisfatta per l’esito della giornata svolta, il presidente di Sicilia Turismo per tutti Bernadette Lo Bianco, ha così commentato: “L’associazione Sicilia Turismo per tutti crede fermamente che l’inclusione lavorativa sia un diritto fondamentale per tutte le persone, indipendentemente dalle loro disabilità e da anni si impegna a promuovere e a sensibilizzare all’inclusione lavorativa nel settore turistico, alberghiero e della ristorazione.  In tali settori, l’inclusione lavorativa può portare a numerosi benefici, sia per le persone con disabilità, sia per le imprese. L’inclusione lavorativa può rappresentare un’importante opportunità di integrazione sociale e di realizzazione personale soprattutto per le persone con disabilità. Inoltre, -ha concluso il presidente- l’inclusione lavorativa può migliorare l’immagine dell’azienda e renderla più attrattiva per i clienti e i dipendenti”.

 

  • Nella immagine in evidenza: Da sinistra Recchia, Accardo (in abito azzurro), Lo Bianco, Beltrame, Manuela (chef), Francesco (chef), Raffaele e Giulia, insieme alla giuria e ad altri concorrenti
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