CinemaInCammino a Natale – Gremlins fra giovani e adulti
Titolo della settimana: Gremlins di Joe Dante 1984.
Pochi giorni al Natale, Rand Peltzer, professione inventore, è in cerca di un regalo per il figlio Billy, lo trova in un negozio di Chinatown, è uno strano, peloso e innocuo animaletto, un mogwai, che il propietario rifiuta di vendere, ma suo nipote di nascosto cede, ma a patto di rispettare tre regole ferree: non esporlo alla luce, mai bagnarlo o dargli da bere, mai farlo mangiare dopo mezzanotte. Sarà sufficiente infrangere una regola per dare inizio a trasformazioni che potrebbero innescare eventi inaspettati. Dal 1943, cioè da quando Roald Dahl scrisse il romanzo, ispirandosi al termine Gremlin , inventato dagli aviatori inglesi nella seconda guerra mondiale per indicare i folletti causa di avarie e guasti inspiegabili.
La Walt Disney ha cercato in tutti i modi di tradurlo in immagini, quando finalmente Chris Columbus, ispirandosi al racconto originale ne ricava una sceneggiatura in modulazione fiaba horror, ci pensa poi Re Mida sua maestà Steven Spielberg a stemperare alcuni passaggi. Con la sceneggiatura pronta, trovato il Punto di equilibrio tra l’io bambino spilberghiano e la fiaba nera di Columbus,mancava l’ultimo tassello, il regista, l’uomo che dal 1984 entra in pianta stabile nella mappa dei film di Natale, quel mito di Joe Dante,un regista che non si discute, non me ne vogliano Columbus e Spielberg risulta la carta vincente del progetto. Dante riesce ancora una volta a togliere la maschera al falso perbenismo della società in cui viviamo, perché il film, ancora oggi più che mai attuale, col suo messaggio ecologista e anticonsumista, ascoltare per credere le parole pronunciate da Mr . Wing, ci mette in guardia sulle azioni che possono causare, anche in Modo inconsapevole brutte sorprese.
Tanti gli omaggi cinefili disseminati lungo la pellicola, a cominciare da La vita è meravigliosa, film amati da Dante, e non solo da lui, film con i quali è cresciuto e si è formato artisticamente, che ha il suo apice quando i Gremlins cantano in coro la canzone dei nani del capolavoro Disney Biancaneve e i sette nani, e questo succede in una sala cinematografica, geniale. Dante con la benedizione di Columbus e Spielberg confeziona una fiaba horror per tutte le età , dimostrando che dei sani brividi non hanno mai fatto male a nessuno, anzi come i nonni insegnano, haime’ insegnavano, ci possono formare.
Un film che non vuol saperne di invecchiare, uscito in un anno, il 1984, fortunato e in buona compagnia, Indiana Jones e il tempio maledetto, Terminator, Ghostbusters. Tra poco è Natale, se siete alla ricerca di un classico con le giuste atmosfere questo fa’al caso vostro, il film perfetto, divertimento, brividi e critica sociale, per farsi beffe di chi aspetta le festività per farsi credere buonista, non sapendo che i grandi registi sono sempre pronti a difendere i valori che contano. Musiche avvolgenti di Jerry Goldsmith, e chiudiamo con una curiosità cinefila, la piazza principale della cittadina di Gremlins, l’anno successivo diventerà quella di High Walley di Ritorno al futuro, passaggio di testimone tra capolavori. Buona visione e… buon Natale