Dal 10 maggio al 29 giugno

Il sindaco di Siracusa Francesco Italia, nel suo ruolo di presidente dell’INDA, ha dato il via alla 59.ma stagione degli spettacoli classici presentando un video di tre minuti che ha riassunto i 110 anni dell’istituto. Fu infatti il 16 aprile del  1914, con la rappresentazione dell’Agamennone di Eschilo, che ebbe inizio in tempi moderni la rinascita del dramma classico. In precedenza era stato presentato un francobollo celebrativo della ricorrenza, con un annullo speciale, che raffigura il Teatro greco di Siracusa, dalla Consigliera delegata dell’INDA Marina Valenzise e da Leonardo Pipitone, presidente dell’Unione Siciliana Collezionisti e del Lions Club Filatelico Italiano.

Tra le altre iniziative predisposte, Italia ha  comunicato che  le strade e le piazze della città diventeranno un museo a cielo aperto grazie all’esposizione  dei manifesti storici dell’INDA, attraverso il genio creativo dei più grandi artisti del ‘900. Inoltre, ha detto che, grazie ad un finanziamento di due milioni di euro, si realizzerà l’abbattimento delle barriere architettoniche e la traduzione simultanea dei testi con un dispositivo che, grazie ad un auricolare ed all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, consentirà agli  spettatori internazionali di seguire gli spettacoli nella propria lingua.

La Consigliera delegata Marina Valenzise, che ricopre temporaneamente anche il ruolo di Sovrintendente, dopo aver letto un messaggio augurale del ministro Gennaro Sangiuliano, ha quindi parlato del nuovo logo, che reinterpreta le due maschere teatrali disegnate nel 1914 da Duilio Cambellotti con un insieme di cerchi e linee più idoneo alla comunicazione digitale moderna, e di una mostra di manifesti d’autore, invitati a misurarsi con i temi classici in chiave contemporanea, che si aprirà il 22 aprile.

Ha quindi dato la parola  al regista Leo Muscato, in collegamento da remoto, che dopo aver diretto la scorsa stagione  il “Prometeo incatenato”, debutterà il 13 giugno con il “Miles gloriosus” di Plauto, nella traduzione di Caterina Mordeglia, commedia che viene rappresentata a Siracusa per la prima volta. La storia narrata è ambientata in un accampamento militare dal sapore contemporaneo,dove il protagonista, che si definisce raccomandato perché nipote di Venere e di Marte, si ritrova in situazioni improbabili e divertenti, imprese belliche e amorose, e non manca una beffa finale. Muscato ha scelto per questa commedia latina un cast tutto al femminile. Le interpreti della commedia sono Paola Minaccioni,  Alice Spisa, Giulia Fiume,  Pilar Perez Aspa, Francesca  Mària, Gloria Carovana,  Arianna Primavera, Ilaria Ballantini, Deniz Ozdogan, Anna Charlotte Barbera, Valentina Spaletta Tavella.

Ma la 59.ma stagione di spettacoli classici avrà inizio il 10 maggio con la prima dell’Aiace di Sofocle per la regia di Luca Micheletti, e la traduzione di Walter Lapini. Il dramma si apre con la collera di Aiace, al quale erano state rifiutate le armi del defunto Achille. La dea Atena avendo Aiace  rifiutato in battaglia aiuti divini,  gli offusca la mente. Per questo, credendo di infierire sui suoi compagni, Aiace massacra i buoi e i montoni degli Achei. Odisseo prova pietà per lui e Atena lo deride. Tornato in sé, e pieno di vergogna, Aiace decide di riscattare il suo onore e la reputazione uccidendosi. Né i suoi marinai di Salamina, né la concubina Tecmessa, né l’abbraccio del figlioletto lo distolgono dal suicidio, che compie allontanandosi e ingannando tutti. La tragedia si conclude con gli Atridi, che negano ad Aiace una sepoltura onorevole, mentre grazie all’intervento di Odisseo, che consiglia Agamennone, Teucro, fratello di Aiace, riesce a dare l’ultimo omaggio al defunto.

Sofocle, in quest’opera, mette in scena l’impotenza dell’uomo di fronte ai cambiamenti profondi del suo mondo. Il regista Micheletti l’ha definita “la tragedia del mondo alla rovescia” perché il protagonista si macchia del sangue dei nemici sbagliati (gli animali) e non accetta di fare i conti col “ridicolo” (come ha fatto Odisseo, che apre e chiude la narrazione). Ha sottolineato inoltre come sia stata data prevalenza alla recitazione, con l’amplificazione ridotta al minimo, e ha comunicato che le musiche composte dal maestro Giovanni Sollima saranno eseguite dal vivo. Interpreti principali sono lo stesso Micheletti,  nel ruolo di Aiace, e Daniele Salvo (Odisseo), che curò la regia dell’ultimo Aiace rappresentato, nel 2010, sul colle Temenite. Altri interpreti: Roberto Latini, Diana Manea, Tommaso Cardarelli, Michele Nani, Edoardo Siravo, Lidia Carew.

Sabato 11 maggio ci sarà il debutto di Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide, diretto del regista   Paul Curran, nella traduzione dal greco di Nicola Crocetti. Il regista Paul Curran, nato in Scozia, vive a New York,  ha diretto produzioni nei principali teatri e teatri d’opera di tutto il mondo, ed è al suo quarantacinquesimo spettacolo in Italia. In un buon italiano, ha sintetizzato la cifra stilistica della sua messa in scena, dicendosi affascinato dal fatto che gli autori greci raccontavano le storie umane. Quindi la sua Fedra racconta un personaggio che non è capace di capire bene cosa le sia successo, viene evidenziata la mancanza  di comunicazione, il tormento sulla salute mentale, in un mondo di confusione. La sua sfida è quella di raccontare la sua storia facendo sì che il pubblico  si ponga delle domande.  Fedra, tragedia  che verrà rappresentata per la quinta volta a Siracusa, è una donna vittima della folle passione d’amore per il figliastro Ippolito, nato dal marito Teseo in un precedente matrimonio. E da lei adottato. Rivela questa sua passione solo alla nutrice che ne parla al giovane, ma lui la respinge. Fedra allora si impicca, accusando Ippolito di averla  violentata. Il marito, Teseo, provoca quindi la morte di Ippolito, che però Artemide, dea della caccia,  riabiliterà in punto di morte.  Gli interpreti principali sono Alessandra Salamida (Fedra), Riccardo Livermore (Ippolito) ) Alessandro Albertin (Teseo). Altri interpreti: Ilaria Genatiempo , Sergio Mancinelli, Gaia Aprea, Marcello Gravina , Giovanna Di Rauso.

In tutte e tre le produzioni saranno coinvolti gli allievi e le allieve dell’Accademia dell’INDA.

Il 5 e 6 luglio, dopo il successo ottenuto nel 2023 con “Ulisse, l’ultima Odissea, ritorna al Teatro Greco Giuliano Peparini, con lo spettacolo “Horai. Le quattro stagioni”. Riscritto per la rappresentazione dell’INDA con testi della poesia antica, da Aristotele a Catullo, da Apollonio Rodio a Orazio, è uno spettacolo di danza, musica, e poesia sul tema dell’amore universale, con musiche di Vivaldi, Scarlatti e brani di musica contemporanea. Sarà Eleonora Abbagnato, che si esibirà per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa, la star delle serate, accompagnata da 25 artisti di talento e 15 tra allievi e allieve dell’Accademia dell’INDA. I testi saranno letti da Giuseppe Sartori, attore molto apprezzato dal pubblico siracusano.

A chiudere la stagione, il 14 luglio, sarà Roberto Bolle, con il   “Gala Roberto Bolle and Friends”per la prima volta al Teatro greco di Siracusa, in una splendida alternanza di passi a due e assoli del repertorio classico e contemporaneo”.

Condividi: