Un impegno preciso e diretto, quello preso dai rappresentanti della giunta comunale di Siracusa, presenti alla riunione indetta lo scorso venerdì 26 marzo u.s. alle ore 10 presso i locali di via Brenta a Siracusa, con l’associazione 20 novembre 1989, sui vari punti dibattuti in merito al delicatissimo tema dei diritti delle persone con disabilità.

Erano presenti all’incontro: il vicesindaco Edy Bandiera, l’assessore con delega all’Istruzione e diritto allo studio, Sanità, Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo, Sviluppo delle Tecnologie e dei Sistemi informativi e Statistica, Servizi demografici ed elettorali, Decentramento, Teresella Celesti,  l’assessore alle Pari opportunità e diritti sociali, Politiche sociali e della famiglia, Politiche di inclusione e diritto alla casa, Politiche Giovanili, Democrazia Partecipata, Città educativa, Politiche di genere, Marco Zappulla, il vicepresidente nazionale dell’associazione 20 novembre 1989, Sebastiano Amenta e una rappresentante della stessa associazione Maria Assenza.

“Partendo dalla scuola –ha dichiarato Sebastiano Amenta-, occorre attuare tutto quanto previsto nei Pei –piani educativi individualizzati, ndr- perché insieme alla figura dell’insegnante di sostegno e dell’Asacom –assistente all’autonomia e alla comunicazione-, per la cui internalizzazione la nostra associazione si sta battendo da tempo con il Ddl 236/2022  che punta a rendere tali educatori dipendenti del MIM –ministero dell’istruzione e del merito, ndr- per stabilizzarne la presenza e le funzioni all’interno della scuola, ci sia quella degli Osa –operatori socio-assistenziali-“. A tale proposito si apprende che il comune di Siracusa è sprovvisto di tali operatori perché non presenti tra le professionalità inserite nelle varie cooperative che gestiscono il servizio Asacom. Dunque, se un alunno o un’alunna disabile dovesse aver bisogno di assistenza igienico-personale, ci si deve rivolgere al personale della scuola che, opportunamente formato attraverso dei corsi svolti dal comune, corsi che non si svolgono da anni, provvede a ciò. In alternativa, cioè se la scuola non possiede tale personale, dato che il comune, come già scritto, non ha in carico, attraverso le cooperative che gestiscono i servizi Asacom nelle scuole, le professionalità degli Osa, la scuola telefona ai genitori che devono precipitarsi sui luoghi a cambiare il proprio figlio o figlia con disabilità, con tutte i disagi del caso. Ma su questo, ci ritorneremo. La rassicurazione arriva, però, immediatamente dall’assessore Celesti la quale così dichiara: “Il comune di Siracusa non ha precedenti in merito cioè non risulta personale Osa nelle scuole. Prossimamente avremo la riunione con le cooperative accreditate per il servizio Asacom del comune, così da chiedere loro di fare inserire la presenza degli Osa come un ulteriore requisito per l’accreditamento dei servizi da svolgere presso le scuole per gli alunni e le alunne con disabilità”.

da destra Amenta, Assenza, Zappulla, Celesti e Bandiera

Un altro tema scottante è quello dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità per cui il presidente dell’associazione 20 novembre 1989, mette in evidenza come “Nonostante ci siano dei fondi istituiti per legge, si pensi ai fondi regionali dedicati ai ragazzi e alle ragazze con lo spettro autistico o con sindrome di Down, quando essi si diplomano, non si riesce a collocarli nel mondo del lavoro. Mancando anche i centri diurni –ha continuato- si costringono a casa, ragazzi e ragazze con disabilità che all’interno del loro percorso scolastico avrebbero dovuto svolgere un iter inclusivo che li ha visti protagonisti della loro vita ma che così, d’un tratto, perdono ogni abilità acquisita”.

Amenta ha chiesto a che punto è il comune di Siracusa con l’ex art. 14 della legge 328 in quanto occorre migliorare il dialogo tra gli enti preposti. Anche in questo caso l’assessore Celesti ha puntualizzato che “Il comune di Siracusa sta lavorando per incrementare il numero di assistenti sociali, tassello fondamentale per svolgere in maniera compiuta quanto attiene al progetto di vita delle persone con disabilità”.

Sulla questione annosa degli stalli riservati alle persone con disabilità è intervenuto il vicesindaco Bandiera il quale ha anticipato una iniziativa che presto sarà intrapresa nel merito dal comune di Siracusa. Infatti, grazie ad un’app sarà segnalata agli uffici preposti, la presenza legittima o meno delle automobili occupanti i succitati stalli.

Un’altra singolarità riguarda il contrassegno europeo per le persone con disabilità. Gli uffici comunali competenti, ovviamente del comune di Siracusa, nel rilasciare il suddetto contrassegno o per il suo rinnovo, così scrivono sul sito https://www.comune.siracusa.it/servizio/rilascio-o-rinnovo-contrassegno-per-disabili#who-needs: “ Rilascio o rinnovo del contrassegno europeo per veicoli a servizio di persone con capacità di deambulazione ridotta o totalmente impedita. A chi è rivolto: Ai cittadini residenti nel Comune di Siracusa nei cui riguardi l’Asp –aziende pubbliche di servizi alla persona, ndr-di Siracusa – Servizio di Medicina Legale – certifichi che il soggetto ha capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, totalmente impedita ovvero che il soggetto sia non vedente”.

Dunque, per ottenere quanto sopra, occorre essere necessariamente persone con deambulazione ridotta o totalmente impedita? E le persone con disabilità psichica?

A questo punto, non possiamo non raccontare una lieta (per fortuna) novella che ha coinvolto una persona con disabilità del comune di Siracusa, Art. 3 comma 3 della legge 104/92, la quale ha richiesto il rilascio del contrassegno europeo summenzionato. Gli uffici competenti hanno risposto che senza una attestazione da parte della medicina legale dell’Asp, non lo si poteva rilasciare. Dunque, si è dovuti andare alla medicina legale, che ha richiesto la visione della Legge 104/92 relativa alla persona con disabilità. E qui il paradosso: senza una certificazione, nero su bianco, che la persona ha una ridotta capacità deambulatoria, non si può rilasciare il parere per cui la persona con disabilità ottenga il contrassegno europeo. Altro giro, altra corsa. Si arriva così ad un ortopedico che, certificando la reale condizione di compromissione della deambulazione della persona con disabilità, consente alla stessa di ottenere l’agognato “diritto” al contrassegno.

Il presidente Amenta ha poi sottolineato a tale proposito come “Con la Circolare del Ministero dei Trasporti prot. N. 1567 dell’11-03-2016, si può rilasciare il contrassegno europeo alle persone con disabilità, anche alle persone con disabilità psichica, appunto perché, sebbene possano non presentare problemi di deambulazione, hanno comunque bisogno di terze persone che li accompagnano e gestiscono i loro spostamenti”.

Affrontata anche una questione nodale riguardante la istituzione della consulta comunale per le persone con disabilità, definita nell’art. 55 dello statuto del comune di Siracusa come “consulta per i disabili”. L’assessore Marco Zappulla ha affermato che il suo ufficio ci sta lavorando, sebbene non pare di immediata realizzazione la sua costituzione. Tutti soddisfatti dunque dopo questo primo round, ma la strada da percorrere per una vera inclusione è ancora lunga e la presenza costante e costruttiva della comunità direttamente interessata alle persone con disabilità, nel mettere a disposizione della politica quanto si apprende dal quotidiano per migliorare i diritti di queste ultime, rimane l’unica certezza. Noi ci saremo sempre e saremo sempre dalla parte di chi chiede equità e inclusione.

 

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