Luogo cinematografico per eccellenza

Titolo della settimana: Casablanca, 1942 di Michael Curtiz.
Più di ottant’anni fa uno dei film che hanno segnato la storia della settima arte, ancora oggi fresco e lucente, dove tutto funziona ed è funzionale alla storia, pellicola conosciuta da tutti, anche da quelli che non l’hanno mai vista. La seconda guerra mondiale incendia l’Europa, e in tanti per sfuggire al nazismo si dirigono, via Lisbona, a Casablanca; quest’ultima diventata un porto franco sotto la giurisdizione francese.
Qui troviamo il Rick’s cafè american, gestito da Rick Blaine, uomo dal passato eroico e misterioso. L’arrivo a Casablanca di Victor Laszlo, uomo di spicco della resistenza cecoslovacca e super ricercato dalla Gestapo, e sua moglie Ilsa, vecchio amore mai dimenticato, mettono l’uomo davanti a un bivio, aiutare i due, dimenticando il rancore verso l’ex fiamma o vendicarsi della donna che le ha causato tanta sofferenza?
Casablanca è tanti film in uno, melodramma, noir, film politico schierato apertamente contro il nazismo. Uno dei capisaldi che passa indenne i decenni. Rick tra le pieghe della trama rivelerà che nel suo passato c’è la guerra civile spagnola contro i franchisti. Zeppo di scene e dialoghi indimenticabili, Laszlo nel Ricks bar che incita l’orchestra a suonare la marsigliese per sovrastare una canzone tedesca intonata da ufficiali nazisti; l’incontro tra Rick e Ilsa; l’addio finale tra i due, scena tenuta all’oscuro di tutti da Curtiz, e l’ormai mitico  finale col capitano Renault: “Louis, forse oggi inauguriamo una bella amicizia”.
Tutto è sospeso a Casablanca, Michael Curtiz riesce a farci percepire questo clima di perenne attesa, con personaggi che soltanto alla fine svelano la loro vera natura; dal capitano Renault al capo cameriere ai faccendieri, tutti hanno qualcosa da nascondere, l’unico neutrale e’ il pianista nero del Ricks bar, che esegue As time gos by.
Michael Curtiz, ungherese, 120 film in carriera, uno dei pionieri della Hollywood classica, che destinò, durante il conflitto, molti dei suoi proventi ad associazioni che combattevano il nazismo, ma che non riusci a salvare il padre e un fratello che morirono in un lager. Ingrid Bergman stellare, Paul Henried,Claude Rains- Renault, Conrad Veidt, Peter Lorre, come leggete tutti attori europei, che secondo Curtiz rispecchiavano meglio la realtà, ma su tutti e tutto Humphrey Bogart , per lui basta il nome . Premio oscar regia, film e sceneggiatura, ma anche senza premi Casablanca è un classico che non smette di esercitare il suo fascino su intere generazioni. Ogni tanto in tv circola una versione colorizzata da denuncia, evitatela. Film conservato nella Biblioteca del Congresso USA, Casablanca luogo cinematografico del cuore, capolavoro da studiare. Buona visione
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