Lentini – Piazza Umberto, in un sabato pomeriggio -quello passato- assolato, ha ospitato la numerosa e gioiosa comunità dell’Agesci cittadina in occasione del 50. anniversario della fondazione del movimento. A Francesco Valenti che quell’esperienza l’ha vissuta sin dall’inizio abbiamo chiesto una testimonianza significativamente riassumibile in una sorta di motto: “50 anni e non sentirli”!

Il 4 maggio del 1974 a Bracciano veniva votata dopo lunghe discussioni e riunioni preparatorie l’unione tra le due più numerose associazioni scout d’Italia, l’ASCI e L’AGI. I tre gruppi scout di Lentini hanno voluto festeggiare l’avvenimento con una grande festa, che ha visto la presenza di circa quattrocento persone, che in questi cinquanta anni hanno indossato o ancora indossano l’uniforme e il fazzolettone. Due generazioni di ragazzi e ragazze uniti dalla voglia di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo hanno trovato e che del servizio agli altri e alla comunità hanno fatto lo scopo della loro vita. Dopo i saluti da parte dei responsabili dei tre gruppi il conduttore, il giornalista Salvo di Salvo ha chiamato a dare una loro breve testimonianza del loro vissuto nell’associazione alcuni tra i vecchi scout e gli attuali capi. Si sono ripercorse le tappe che portarono all’unione delle due associazioni, i timori, i dubbi ma anche l’entusiasmo di affrontare una nuova avventura. Nel 1974 la neonata AGESCI divenne la punta di diamante dell’associazionismo cattolico in tempa di parità di genere e inclusione. Sono stati ricordati anche i sacerdoti che condivisero a Lentini quell’avventura, don Tito Marino, don Bruno Dattilo, don Giovanni Sanzio grande protagonista di tante route e poi alcuni “ragazzi” tornati alla casa del Padre di recente ma protagonisti di quegli anni. Non è mancato il saluto del sindaco, anche lui già scout. Tra canti e brevi interventi è stato vissuto un pomeriggio di gioia e fratellanza come solo gli scout sanno fare. Una grande testimonianza di come un ideale può cambiare la vita di una persona.                                  

Francesco Valenti

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