Riportiamo il testo ufficiale del “discorso dal balcone”

che l’Arcivescovo dedica ai siracusana in occasione della festa del patrocinio

di santa Lucia

Carissimi fratelli e sorelle,
Gentilissime autorità civili e militari,
ci ritroviamo in festa attorno alla nostra Santa Patrona Lucia per ringraziarla del suo Patrocinio.
A Santa Lucia chiediamo di continuare a proteggere la nostra Città e la nostra Chiesa siracusana che si gloria di averle dato i natali.
Chiediamo di sostenere la nostra fede in Gesù crocifisso e risorto, che lei ha testimoniato con la sua vita e la sua morte, al punto da dire come San Paolo: «Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Gal 2,20).
Santa Lucia, nella sua vita e nel suo martirio, ha testimoniato il suo amore a Gesù, la sua carità ai fratelli e la sua speranza nella vita eterna, scegliendo la via della semplicità, dell’umiltà e dell’aiuto agli altri, soprattutto verso i più bisognosi.
Noi che guardiamo con ammirazione e devozione a Santa Lucia, vogliamo impegnarci come lei a piantare il seme della speranza nella nostra società, che rischia di smarrirsi nei freddi calcoli degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale.
Una società, che vuole essere umana, deve mettere al centro la persona e non le statistiche, la carità e non i like, l’incontro con gli altri e non le visualizzazioni sterili, che il più delle volte sono segno di solitudini infinite.
Dobbiamo scommettere e ritornare a costruire partendo dalla semplicità del cuore, vivendo la comunione tra di noi. La politica sia sempre al servizio del bene comune, mirando a un’economia solidale e attenta verso chi è nel bisogno, perché se il più debole è tutelato nelle giuste attenzioni, ne guadagna tutta la società. La sanità ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee, come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa. È urgente pensare insieme, progettare insieme, disegnare sentieri di pace, operare per il bene di tutti, impegnandoci per la promozione sociale con l’intelligenza del cuore e non delegando a nessuna intelligenza artificiale.
Santa Lucia che visse amando Gesù e soccorrendo i poveri, ci insegni l’arte della semplicità del cuore e dell’attenzione agli altri. Insieme a Santa Lucia adoperiamoci per la costruzione di un mondo migliore, seminando il seme della risurrezione di Gesù negli ambienti in cui viviamo, amiamo e speriamo, per portare amore dove non c’è amore, affinché tutto si trasformi in amore (S. Giovanni della Croce).
Guardiamo a Santa Lucia, nostra sorella e Patrona, e guardiamo con Santa Lucia in avanti, in alto e in profondità nel mistero di Dio per scorgere l’infinita dignità dell’uomo. Insieme a Santa Lucia testimoniamo Gesù unico fondamento della nostra speranza, salvezza della nostra vita, fiducia delle nostre famiglie, benedizione della nostra società.
La luce di Gesù Risorto, che ha reso luminosissima la vita di Santa Lucia, guidi i nostri passi, motivi le nostre scelte e sostenga il nostro impegno nella carità fraterna, affinché sorga nei nostri cuori e nella nostra vita la stella del mattino.
Viva Santa Lucia!
Sia lodato Gesù Cristo!
+ Francesco Lomanto
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