IN USCITA IL NUOVO NUMERO TIPOGRAFICO: SPECIALE “MADONNA DELLE LACRIME”
Il fili di Arianna – Sale per i cuori
Nel 1953 a Siracusa migliaia di persone hanno visto piangere un quadro di gesso e nel volgere di poche settimane i Vescovi di Sicilia, nonostante la proverbiale prudenza del Vaticano, hanno confermano l’origine prodigiosa dell’evento.
Dopo meno di un anno, già 70 anni fa, un Papa ha utilizzato la Radio, per confermare al mondo il miracolo della lacrimazione di Maria in un’umile casa.
Dopo 40 anni da quello che è stato definito «arcano linguaggio», un altro Papa ha visitato per la prima volta la città di Lucia dedicando alla Madonna il nuovo Santuario.
Nel solco di queste ricorrenze giubilari, nel dicembre 2024 il corpo della patrona di Siracusa ritornerà in città e addirittura, con una suggestiva rievocazione, si ricongiungerà a Catania con le spoglie di sant’Agata.
Un anno speciale, quindi, suggellato dalla concessione della indulgenza plenaria per i fedeli che vivranno questi eventi.
Il nostro giornale ha voluto ripercorrere e sintetizzare con un apposito numero in versione tipografica la portata storica di questi incontrovertibili fatti.
L’inchiostro impegnato, tuttavia, non vuole servire a una mera rimembranza di quanto è stato. La carta costa e non è il caso di sprecare utili risorse in un momento in cui gli scenari mondiali sono offuscati da nubi temporalesche, la siccità avanza, la sanità pubblica si sgretola, l’economia è sempre più volatile.
Le lacrime umane nonostante tutto non evaporano, sono ricche di “sali” che, particolarmente nel caso del pianto di via degli Orti di san Giorgio, danno “sapore” ai cuori che attraversano.
Abbiamo semplicemente pensato di dare il nostro contributo, di fare la nostra parte, per attualizzare con fatti concreti quell’amore riversato nel nostro capoluogo sotto forma di lacrime, nelle stesse strade che dopo tanti anni continuiamo ad attraversare appesantiti dalle incombenze quotidiane.
Parimenti, ci siamo detti in redazione, occorre riflettere su quanto è stato e sugli smarrimenti e le contraddizioni che ne hanno fatto seguito; Balza Acradina, il luogo che ha accolto le migliaia di persone che hanno ascoltato il messaggio alla città di Giovanni Paolo II è sempre più un luogo anonimo: cosa fare per continuare a far riecheggiare nella città i moniti del Papa pellegrino?
Si ha come l’impressione che la Madonna, come ogni madre, pianga sempre, più o meno silenziosamente. Cioè che il pianto nell’umile casa di Via degli orti di san Giorgio, sopra il capezzale di una donna incinta, non è avvenuto per un motivo particolare, contingente, bensì sia stato la manifestazione – una tantum – del pianto di Maria che si rinnova ogni giorno a causa delle traversie che vivono i singoli componenti di una Umanità mai dimenticata.
Potremmo chiederci come mai abbia scelto proprio Siracusa per ricordarcelo…
Questo giornale non ha certo la velleità di sciogliere l’arcano, e non sarà verosimilmente una discussione teologica a dirimere gli interrogativi che genera l’importante questione. Di certo – quando questo accadrà – saranno i comportamenti concreti dei siracusani a dimostrarlo; loro, testimoni d’eccezione del miracolo.
- Potete richiedere il nuovo numero nelle Vostre parrocchie.