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Mons. Lomanto: G7 sia occasione di dialogo fraterno

Mons. Lomanto: G7 sia occasione di dialogo fraterno

SIRACUSA – “Faccio un augurio per il presente, perché possa costruirsi realisticamente il nostro futuro. Auspico che questo evento sia davvero occasione di dialogo fraterno e solidale guidato dal comune impegno alla salvaguardia dell’ambiente e quindi alla salute di ogni uomo. Che a nessun bambino e a nessuno di noi manchi più il pane quotidiano“. Così l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, questa mattina, nel corso della celebrazione nella Chiesa Cattedrale, che ha aperto la seconda giornata del G7 Agricoltura e Pesca e Expo DiviNazione, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il sindaco di Siracusa Francesco Italia, il prefetto di Siracusa Raffaella Moscarella e le autorità militari della provincia. Hanno concelebrato il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta, e il parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino.

“Nel servizio non solo amiamo gli altri – ha detto – ma consentiamo a Dio di lasciarci attraversare dal suo amore. San Giovanni, nella prima lettera, ci ricorda che se amiamo gli altri, l’amore di Dio in noi è perfetto”. L’arcivescovo ha ripercorso la storia millenaria della città e ha ricordato che Paolo ha sostato tre giorni a Siracusa. Poi, rivolgendosi direttamente al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha detto: “I lavori del G7 a Siracusa gettino le basi di un autentico percorso comune di crescita sociale ed economica e di condivisione di esperienze, risorse e tecnologie, dal quale nessuna popolazione sia esclusa, nessun uomo o donna, in particolare quelle economicamente più fragili”. San Giacomo scrive: «Per coloro che fanno opera di pace, viene seminato nella pace un frutto di giustizia» (Gc 3,18). Benedetto XVI asserisce: “Ma per fare opere di pace bisogna essere uomini di pace, mettendosi alla scuola della ‘sapienza che viene dall’alto’, per assimilarne le qualità e produrne gli effetti. Se ciascuno, nel proprio ambiente, riuscisse a rigettare la menzogna e la violenza nelle intenzioni, nelle parole e nelle azioni, coltivando con cura sentimenti di rispetto, di comprensione e di stima verso gli altri, forse non risolverebbe tutti i problemi della vita quotidiana, ma potrebbe affrontarli più serenamente ed efficacemente”. Ogni nostro atto, anche se piccolo, come una goccia nel grande oceano, unito al mistero di Cristo, assume un peso immenso nella storia degli uomini, perché si unisce a “quello che manca ai patimenti di Cristo” (Col 1,24) e può cambiare la nostra vita e il cuore delle persone. Auguro di cuore a tutti un buon cammino di fede, un buon cammino nelle proprie attività e professioni, un buon cammino nell’esistenza di ogni giorno per essere e vivere da fratelli”.

Al termine della celebrazione, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in forma privata, si è recato nella cappella di Santa Lucia per una preghiera davanti alla nicchia che custodisce il simulacro della patrona. “Noi siamo molto devoti a Santa Lucia – ha detto il presidente della Camera – nella nostra regione il culto alla vergine e martire è molto diffuso”. Poi la promessa di ritornare quando a dicembre arriverà il corpo di Santa Lucia a Siracusa, dove sosterà dal 14 al 26, per poi proseguire a Carlentini il 26 e 27, a Belpasso il 27 e 28 e infine a Catania. A conclusione della visita, c’è stato uno scambio di regali tra l’arcivescovo Lomanto e il presidente della Camera, Fontana.

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