Nel salone delle conferenze Auser del Circolo siracusano “Aretusa” è stata vissuta una bella serata, lo scorso sabato 16 novembre, per la rievocazione della figura e dell’opera artistica del maestro pittore Giovanni Alfano, scomparso nella nostra città nel maggio del 2022.

Con l’attenta partecipazione di un numeroso e qualificato pubblico, è stata ripercorsa la vita di un uomo che a Siracusa “ha iniziato per scommessa per poi entrare di diritto nel firmamento dei grandi artisti italiani del Novecento”.

La serata, ricca di partecipazioni e testimonianze, ha in particolare rappresentato l’occasione per la presentazione del libro pubblicato dal figlio Ivano, dal titolo “Giovanni Alfano – L’uomo col colore nell’animo”.

Il testo rappresenta per il figlio un tributo per mantenere vivo la memoria del padre e la sua arte. Le pagine della pubblicazione mettono in evidenza un uomo della nostra Siracusa che ha dipinto non solo con colori e pennelli, ma con emozioni profonde e visioni uniche.

Giovanni Alfano ha plasmato il suo mondo con colori vibranti e uno stile personale, catturando, con le sue abili mani, momenti di pura bellezza. Con aneddoti e ricordi il figlio Ivano, attraverso le trecentoventi pagine del bel libro, racconta la storia di un uomo del nostro Territorio, che ha dedicato la sua esistenza all’arte, trasformando la sua indomita passione in un’impronta indelebile sulla tela della vita.

Giovanni Alfano, nato nel 1936, iniziò la sua lunga attività artistica nel 1958, incoraggiato dalle famiglie Vittorini e Quasimodo e soprattutto dal maestro Renato Guttuso. Innumerevoli sono le mostre personali e collettive all’estero con artisti di prestigio. Numerosi pure i conferimenti accademici con oltre duecento premi ricevuti, che hanno spinto poeti, giornalisti e critici d’arte a descriverne la personalità artistica e ad esaltarne il costante successo su giornali, riviste e volumi d’arte.

Giovanni Alfano, con la sua “tavolozza” di colori, ha veramente offerto agli estimatori limpidi e apprezzati messaggi di armonia e di bellezza. In particolare, la sua personalità pittorica ha ben focalizzato e interpretato la genuina concretezza della Natura con i suoi liberi e armoniosi riflessi. Bene ha fatto la serata dello scorso 16 novembre a far riscoprire le sensibilità e le vibrazioni artistiche del poliedrico pittore siracusano, vero rifugio d’arte per la migliore anima della Città.

Toccante e significativo, infine, anche il suo rapporto di arte e amicizia con il nostro caro padre Alfio Inserra e con la sua parrocchia di Santa Rita. Tra le tante, ne sono suggestive testimonianze due sue opere: “Santa Rita da Cascia”, olio su tela del 2006 e la “Raggiera di luce” della navata centrale della chiesa di Santa Rita, pure del 2006.

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