STATO DI VERGOGNA O VERGOGNA DI STATO?

SIRACUSA – La notizia stavolta non arriva dalla zona nord della provincia ma da quella montana; non cambia, però, la sostanza delle cose: i soliti ignoti all’opera, con camion ed escavatore pronto per la classica ‘spaccata’, avvenuta nottetempo, a danno di una gioielleria del centro di Palazzolo Acreide. Siamo alle solite, in un crescendo -vergognoso, ingiustificabile ed intollerabile- fatto di tracotanza e superbia da parte dei malfattori e, di contro, di indagini come si suol dire “a trecentosessanta gradi”. Nel mezzo ci sono andati casseforti, bancomat, scuolabus, mezzi adibiti al trasporto del plasma, immobili, attività commerciali, serenità delle vittime colpite dai criminali. E’ arrivato il momento di dire basta! E’ arrivato il momento che lo Stato finalmente si faccia sentire. A partire dalla necessità che i nostri centri abitati la notte, tutte le notti, non possono essere mai lasciati impresidiati. Sia che si tratti di quelli più grandi, sia che si tratti dei centri più piccoli: perché questo, poi, è il problema di fondo. Azioni così eclatanti, rumorose avvengono perché chi le architetta e le compie, ben sa che il rischio di essere preso in flagranza è davvero basso. Ci rendiamo conto che un territorio vasto come quello di una provincia non può essere controllato metro quadrato per metro quadrato, ma è altrettanto vero che quando i cittadini chiamano di notte e le caserme sono impresidiate, in quanto non fanno orario notturno, le forze dell’ordine arrivano da altri luoghi con i tempi connessi. Possibile che questo gap non sia colmabile? Possibile che chi ‘spacca’ con modalità sempre identiche sia davvero un’ombra? Possibile che la nostra deputazione non abbia finora ritenuto opportuno portare a Roma, in Parlamento, questa vergogna sollevando il caso? Vergogna abbiamo scritto, resta solo da capire se è solo un mero stato di vergogna -che comunque offende i cittadini onesti- o una vergogna di stato.

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