A conclusione dell’Anno luciano, la Chiesa di Siracusa si prepara ad accogliere, per la terza volta in vent’anni, la reliquia del Corpo di Santa Lucia, per vivere con intensa spiritualità i giorni della visita che segnerà la conclusione dell’Anno luciano e il passaggio al tempo di grazia del Giubileo Santo dell’Anno 2025. Con Santa Lucia, sempre viva e presente nei nostri cuori, ci siamo messi in cammino nella luce di Cristo ‒ come indicato nella lettera pastorale In luce ambulamus ‒ per conoscere e crescere nelle stesse virtù della nostra Santa Patrona, attraverso varie iniziative di carattere spirituale, formativo, devozionale e culturale.

Ora ci disponiamo con viva fede e devota pietà ad accogliere il Corpo di Santa Lucia, per entrare nell’intimità del suo amore per Cristo e scorgere attraverso il segno fragile e povero della reliquia l’ideale della sua santità e il messaggio di salvezza che ha trasmesso alla Chiesa e alla società del suo tempo e che nella memoria credente giunge a noi e al mondo di oggi.

Santa Lucia ci insegna la crescita nella luce della fede e nella santità di vita, nell’esercizio della carità fraterna, nella testimonianza del Cristo Risorto e nella profezia del Regno di Dio.

Santa Lucia attesta, innanzitutto, il carattere di luce della fede rilevando la percezione della Presenza del Risorto che illumina tutta l’esistenza dell’uomo. Mediante il dono della fede l’uomo entra nel mondo di Dio, vive già in comunione con lui, cammina di luce in luce. La fede appare come luce che rischiara la strada e il nostro cammino nel tempo.

Santa Lucia ci rivela, inoltre, che la nostra unione con Dio è tanto più vera, tanto più viva, quando si realizza in una comunione d’amore nei fratelli, nella costruzione dell’unità, della concordia e della pace. Nella sua donazione totale a Dio, ella visse a servizio di infermi, bisognosi e vedove, consacrò la sua verginità a Cristo e distribuì il suo patrimonio ai poveri secondo le indicazioni della comunità ecclesiale della sua Città.

Infine, con il suo abbandono a Dio e con il suo martirio, Santa Lucia ci indica il coraggio creativo, la forza della fede e la vitalità della testimonianza cristiana. Lucia, «pronta a qualsiasi supplizio», trasmette la verità e la fede con il sigillo del suo sacrificio nella potenza del Risorto. Nella consapevolezza che nel martirio dei santi Cristo continua la sua storia di amore tra gli uomini, guardiamo alla nostra Patrona Lucia come modello di credente, di giovane donna pronta a rinunciare alla vita dinanzi al ricatto che le poneva il mondo costringendola a rinnegare Cristo.

La testimonianza di Lucia consolidi il nostro impegno di crescita nella santità di vita per irradiare la carità divina e per costruire l’avvenire della Chiesa; ravvivi la fedeltà di un intimo rapporto di amore con Cristo per un’autentica testimonianza di vita e una efficace missione evangelizzatrice; sostenga il carisma dell’amore perfetto, per essere profeti di «quel mistero del Regno di Dio che già opera nella storia, ma attende la sua piena attuazione nei cieli», nonché costruttori della civiltà dell’amore promuovendo la dignità della persona umana, l’armonia delle relazioni, la pace, la fraternità e la ricerca del bene comune.

+ Francesco Lomanto – Arcivescovo

(*) -Cammino, edizione speciale in versione tipografica del 13 12 2024

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