Lo avevamo anticipato e siamo qui a raccontare la nostra esperienza a VinacriaOrtigia Wine Fest.

59  produttori di vino, 4 aziende dell’olio, 2 di spirits (abbiamo assaggiato un gin “made in Sicily” davvero interessante), 13 masterclass,5 presentazioni di libri e riviste e, pur risentendo dei contestuali e importanti eventi legati a Santa Lucia, una buon afflusso di appassionati e wine lovers. Questi i numeri.

Ma i numeri raccontano solo la quantità, per raccontare la qualità ci vogliono le parole.

Abbiamo molto apprezzato l’organizzazione e l’allestimento dei banchi d’assaggio suddivisi per aree enologiche, una scelta che consente anche ai meno esperti di approcciarsi al vino in modo consapevole e logico.

Ben pensate e ben gestite le masterclass: non solo le ormai consuete degustazioni guidate ma, soprattutto, momenti di approfondimento culturale; così l’architettura barocca e la geologia  si incrociano con il Moscato di Siracusa e Noto, l’origine e la storia della presenza inglese in Sicilia si intrecciano con il Marsala, la storia dell’olivocoltura e delle tecniche agrarie e olearie e la genesi delle differenziazioni varietali di intersecano con una gradevole lezione di analisi sensoriale dell’olio.

Molto interessanti anche le presentazioni editoriali; in particolare, molto coinvolgente la presentazione del volume “Il mare nasconde le stelle” di Francesca Barra che narra la vera storia di Remon Karan, un libro che ci permettiamo di consigliarvi anche come regalo natalizio; perché queste pagine davvero incarnano l’essenza del Natale che è rinascita, accoglienza, dono.

Glia organizzatori sono già al lavoro per la prossima edizione. A loro, ci permettiamo di suggerire di includere il cibo, non dal punto di vista espositivo ma dal punto di vista squisitamente culturale perché c’è davvero necessità di divulgare la conoscenza del cibo di fronte all’invasione di troppo cibo spazzatura. E ci lasciano ben sperare le parole dell’ideatrice di Vinacria, Giada Capriotti: “Vinacria non è stato solo un evento sul vino ma un viaggio nelle radici e nel futuro della cultura enogastronomica siciliana, Vinacria è un contenitore multiforme fatto di contenuti ricchi e qualitativi                che vuole esaltare il bello, il buono e il giusto”.

Arrivederci, dunque, alla prossima edizione!

 

(*) – Per la consulenza enologica: Rosario Giunta

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