LENTINI – L’architetto Carla Di Giorgio, per il suo studio “Reuse. La valorizzazione del borgo San Leonardo, il progetto di un centro di alta formazione per l’archeologia, le scienze naturali e agrarie a Carlentini”, è la vincitrice del premio alla memoria del giornalista Giuseppe La Pira, alla sua prima edizione, per la comunicazione sui beni storico-archeologici del nostro territorio, mentre il nostro direttore responsabile, Orazio Mezzio, primo laico ad assumerne tale funzione, ha ricevuto una targa per i suoi quasi otto lustri attività giornalistica.
La selezione è stata affidata alla giuria presieduta dal prof. Paolo Giansiracusa e composta dall’arch. Patrizia Carnazzo, dal prof. Delfo Inserra, dal dott. Pippo Cosentino, dall’avv. Francesco Navarria e dal cav. Salvatore Di Salvo.
Il premio, fortemente voluto dalla famiglia di La Pira per onorarne la memoria ma soprattutto perpetuare il ricordo della fulgida figura di giornalista ed intellettuale che è stato, ha visto coinvolti anche la sezione cittadina dell’Archeoclub d’Italia, l’U.c.s.i., l’Ordine dei giornalisti di Sicilia l’istituto d’istruzione superiore “Gorgia-Vittorini” che nell’aula magna del liceo classico ha ospitato la cerimonia di premiazione, presente -tra gli altri- il sindaco di Lentini, avvocato Rosario Lo Faro, lo scorso 18 febbraio, nel giorno della nascita di La Pira, che è stato ricordato dal sindaco, dal presidente dell’Archeoclub professore Filadelfo Inserra e dai componenti della giuria che ha esaminato gli elaborati pervenuti. Quindi la premiazione della vincitrice, che ha illustrato il suo studio per l’ uso ‘mirato’ di una delle tante perle del territorio del Lentinese, meritevole di miglior fortuna, il borgo S. Leonardo, antico insediamento lungo quello che era il collegamento di Lentini al mare.
Un riconoscimento all’attività giornalistica è stato consegnato al nostro direttore responsabile, Orazio Mezzio, che ha ricordato la comune appartenenza con Pippo La Pira all’Ordine del S. Sepolcro. Nel suo intervento, Mezzio ha sottolineato la valenza dell’impegno giornalistico nel territorio, di cui La Pira è stato esempio significativo: “Oggi -ha detto- in tempi in cui nuove sfide, nuove insidie, rendono il lavoro dei giornalisti locali più arduo, si avverte la necessità di non demordere, anzi di dover andare avanti con più impegno affinchè l’informazione sia sempre cassa di risonanza al servizio dell’uomo e delle realtà locali e non prona ai desiderata o agli interessi di chi, per i più svariati motivi, la vorrebbe sottomessa. E’ in fondo quello che fanno i settimanali cattolici e Cammino di cui, primo laico dalla fondazione, mi è stata affidata la direzione nel solco di quella che è stata l’opera dei miei illustri predecessori, monsignor Sebastiano Gozzo ed Alfio Inserra e don Giuseppe Lombardo”.